«Oggi si riapre con un entusiasmo che definirei incrementato ed è il segnale di una Napoli che si rialza». Il suo telefono squilla ininterrottamente da...
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Cresce intanto la rete di solidarietà intorno a Sorbillo: oltre al vice premier Di Maio, gli hanno espresso vicinanza il candidato alla segreteria del PD Maurizio Martina, il presidente della Camera dei deputati Roberto Fico, l'assessore regionale alla Sicurezza Franco Roberti, l'attore Alessandro Gassman, la conduttrice delle «Iene» Nadia Toffa e i giornalisti del New York Times, che oggi saranno in via Tribunali per un reportage sulla pizzeria, che ha una sede anche nella Grande Mela. «Solidarietà a un amico, Gino Sorbillo, da cui amo mangiare la pizza», ha detto Luciana Litizzetto ieri sera a Che tempo che fa.
«Offriamo a tutti pizze a portafoglio e ripartiremo più forti di prima. Per chi avesse pensato di indebolire i nostri entusiasmi ho una brutta notizia: avete sbagliato di grosso - dice Sorbillo - La gente perbene è con noi, la Napoli vincente, quella che combatte gli stereotipi è con noi». L'imprenditore non si arrende dopo quanto accaduto nella notte tra martedì e mercoledì scorso e ribadisce: «La cultura della prepotenza, della violenza e i soprusi non possono continuare a rodere il tessuto sociale della città. Le energie pulite di Napoli siano compatte contro la criminalità del vicolo. Non ci arrendiamo alla violenza». Stamattina, quando il locale simbolo della pizza più affollato dei Decumani tornerà ad aprire le sue porte ai clienti, ci saranno anche Francesco Emilio Borrelli, consigliere regionale dei Verdi e il conduttore radiofonico Gianni Simioli, da sempre al fianco del maestro pizzaiolo: «Occorre un nuovo movimento anticamorra e antiracket come tra gli anni '80 e '90 - insistono Borrelli e Simioli - un movimento che dia voce a tutti i cittadini vittime della violenza criminale che magari non hanno la stessa visibilità o forza di Sorbillo, ma che vanno aiutati dalle istituzioni e dalle forze dell'ordine. Intorno a Gino si è stretta l'Italia intera, ma tutti devono sentirsi tutelati e aiutati. Unanime e inequivocabile la vicinanza espressa in questi giorni. Questo in risposta a chi ha fatto la conta dei presenti alla marcia di sabato mattina», concludono.
Accanto a Sorbillo tanti gli episodi che hanno riguardato commercianti e imprenditori vittime del racket al centro storico in questi giorni.
Il Mattino