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Questa mattina si sono ritrovati in piazza Tasso per manifestare sulla crisi economica connessa alla pandemia: i lavoratori della filiera dell'ospitalità di Sorrento, ma anche di Capri, Amalfi e Ischia, in contemporanea, hanno denunciato lo stato di sofferenza del settore e sollecitare interventi nell'immediato. L'inizativa promossa da Abbac-Campania, Anls Campania, Comitato Dipendenti Ncc Campania, Comitato Air-Aziende Ncc, Fia Confindustria, Flaica Cub-Regione Campania, provincia di Napoli, provincia di Salerno, Guide ed Accompagnatori turistici, Mcl Capri. Grave la crisi in Costiera sorrentina, dove il turismo fornisce l'80 per cento dell'occupazione. In piazza ci saranno tutti: lavoratori alberghieri, tassisti, ncc, addetti di bar e ristoranti, ma anche dello spettacolo e di tutte le categorie che ruotano intorno all'indotto.
«Siamo stanchi di essere invisibili ed ignorati. Vogliamo lavorare con dignità, diritti e in sicurezza», hanno ribadito i portavoce delle associazioni coinvolte nella protesta. Con loro, in piazza tasso, i sindaci della Penisola sorrentina, Massimo Coppola, Piergiorgio Sagristani, Giuseppe Tito e Vincenzo Iaccarino.
«Come amministrazione comunale - ha sottolineato il sindaco di Sorrento, Massimo Coppola -, e insieme a tutti i sindaci della penisola sorrentina, non possiamo che sostenere la protesta dei lavoratori del comparto turistico del nostro territorio. La nostra presenza, questa mattina, in piazza Tasso, testimonia ancora una volta la vicinanza al dramma economico e sociale che tantissimi concittadini vivono, a causa della crisi generata dalla pandemia. Continueremo a lavorare affinchè la situazione di centinaia di famiglie possa migliorare nel più breve tempo possibile».
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