Sorrento dichiara guerra ai cafoni: vietato passeggiare a torso nudo o in costume

Sorrento dichiara guerra ai cafoni: vietato passeggiare a torso nudo o in costume
Vietato andarsene in giro a torso nudo o in costume da bagno. Da oggi a Sorrento è in vigore l’ordinanza già ribattezzata «anti-cafoni». Il...

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Vietato andarsene in giro a torso nudo o in costume da bagno. Da oggi a Sorrento è in vigore l’ordinanza già ribattezzata «anti-cafoni». Il provvedimento è stato firmato ieri mattina dal sindaco Massimo Coppola allo scopo di garantire il necessario decoro alla città e porre un argine a comportamenti considerati dal primo cittadino «contrari alla decenza». Uomini e donne troppo spogliati rischiano multe dai 50 ai 500 euro. Alla base della stretta il fatto che la perla della Costiera, reduce da eventi di respiro internazionale, vuole abbandonare i ristretti confini di località balneare. D’altro canto, però, le temperature torride registrate in questi giorni stanno mettendo a dura prova anche chi passeggia per le vie del centro gustando un gelato o facendo shopping. Anche perché ormai i flussi turistici sono tornati ai numeri fatti segnare prima della pandemia, anzi, ancora meglio. Boom di presenze che, immancabilmente, si traduce in una invasione quasi continua, ad ogni ora del giorno e della notte, delle strade dove si trovano i negozi delle griffe e di quelle dei locali della movida. Migliaia di persone che si riversano negli stessi posti, in particolare nella zona tra i vicoletti della parte antica di Sorrento e l’isola pedonale del corso Italia, tra piazza Tasso e piazza Veniero. E così anche qui si finisce per soffrire il gran caldo.


Si fa la fila per dissetarsi alle fontanelle, oppure si cerca un po’ di refrigerio nelle attività commerciali e nei bar dotati di aria condizionata. Ma all’esterno, i basoli roventi fanno avvertire ancora di più l’afa. Non rimane, così, che togliersi di dosso tutto ciò che è possibile. Ma non tutti guardano con distacco o indifferenza chi passeggia in costume da bagno, come rileva il sindaco Coppola quando afferma che «di recente sul territorio comunale, e in particolare nelle zone a maggiore flusso turistico, si sono verificati comportamenti che vengono avvertiti dalla generalità delle persone come contrari al decoro e alla decenza tipici della civile convivenza». Il primo cittadino si preoccupa delle ricadute negative che questo modo di fare potrebbe avere per l’immagine di Sorrento. Ritiene, quindi, che «il perdurare di una simile situazione, oltre che costituire un elemento di disagio e di malessere per la popolazione residente e per i turisti ospiti, potrebbe costituire un oggettivo parametro di valutazione negativa del livello qualitativo del buon vivere nel nostro Comune, con conseguente ripercussione sull’offerta turistica».

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Senza dimenticare che l’amministrazione di Sorrento ha posto tra i propri obiettivi programmatici quello di garantire una maggiore vivibilità degli spazi pubblici. Da qui la decisione di imporre una sterzata attraverso quella che nell’ordinanza viene definita «un’azione di prevenzione e contrasto dei fenomeni più diffusi di comportamenti indecorosi, causa di scadimento della qualità della vita dei cittadini». Pertanto, a partire già da questa mattina, come si legge nel testo del provvedimento, «su tutto il territorio della città di Sorrento, a tutela del decoro urbano e della decenza tipici del normale convivere civile, è vietato circolare ovvero sostare a torso nudo o in costume da bagno in tutte le aree e le vie pubbliche». In città ora si chiede una stretta anche nei confronti di chi crea disturbo nelle ore notturne all’uscita dai locali. In tanti, soprattutto turisti stranieri, dopo aver alzato troppo il gomito o aver fatto uso di droghe, si danno a canti a squarciagola oppure urlano e litigano senza preoccuparsi di chi nelle case vuole riposare. «Bisogna porre un argine anche a questo», il coro che si leva.


 

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Il Mattino