Sant'Anastasia. L'allarme era scattato sui social, con mamme preoccupate che si chiedevano se i rivestimenti presenti nelle scuole cittadine più datate contenessero...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 3 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«Circostanza gravissima», dice il consigliere Peppe Maiello, esponente del Pd che giovedì sera ha presentato un'interrogazione in merito. La vicenda è stata chiarita in aula da una consigliera di maggioranza, Rosaria Fornaro, che replicando a Maiello ha spiegato di essersi lei stessa rivolta all'ufficio tecnico. «Essendo consigliere di istituto ha detto Fornaro numerose mamme mi hanno investito del compito di chiarire la questione e ho chiesto all'ufficio di verificare la certificazione dei materiali. L'Utc ha svolto la ricerca ma questa certificazione non è stata trovata, perciò si è proceduto a prelevare un campione di materiale che sarà analizzato e, nel caso non si tratti di linoleum, dovrà essere eliminato al più presto. Auspichiamo che l'ufficio accorci i tempi».
La richiesta di Maiello era nata leggendo scambi di informazioni tra mamme preoccupate su pagine e gruppi social. «Ho sentito e letto pareri contrastanti circa la presenza di rivestimenti ante anni '90 presenti nelle nostre scuole ha detto il consigliere democrat alcuni sostengono si tratti di materiale nocivo, altri dicono di no. Da profano in materia, ho ritenuto opportuno chiedere a chi ne sa più di me, anche per rassicurare i genitori». Rassicurazioni mai arrivate giacché i certificati non si trovano. «Non è possibile - continua Maiello - che ci si perda una documentazione in grado di attestare che nelle nostre scuole ci siano o meno materiali nocivi per la salute di centinaia e centinaia di bambini. Ritengo che questi campioni prelevati debbano essere analizzati ad horas, altrimenti chiederò che le mamme siano autorizzate a non far entrare i figli a scuola. Esigo tempi certi e in caso di esito positivo delle analisi sui campioni, quel materiale va rimosso subito». Si dovrà ora attendere l'esame del campione prelevato per poter rassicurare le famiglie dei piccoli studenti o dar via alla rimozione di materiali nocivi.
La stessa seduta è stata teatro di scambi di insulti tra i due ex avversari del ballottaggio 2014, il sindaco Lello Abete e il capogruppo del Pd, Antonio De Simone. L'esponente dei democratici aveva «rimproverato» il sindaco per non aver riconosciuto l'impegno del suo partito per far sì che il servizio Asl del 118 rimanesse in città. Per tutta risposta, il primo cittadino l'ha apostrofato dandogli dell'«imbecille». La risposta di De Simone: «Detto da tale pulpito, non mi offende». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino