Sos di studenti e pendolari per i treni veloci Circum

Raccolte 1600 firme per le corse dirette a Napoli che penalizzano gli altri Comuni vesuviani

La raccolta di firme a Sorrento
Consegnata ai sindaci della penisola sorrentina la petizione sottoscritta da pendolari e studenti per chiedere la rimodulazione del servizio ferroviario della Circumvesuviana....

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Consegnata ai sindaci della penisola sorrentina la petizione sottoscritta da pendolari e studenti per chiedere la rimodulazione del servizio ferroviario della Circumvesuviana. Durante l'estate Eav ha introdotto un programma di esercizio sperimentale - ma che sembra destinato a diventare definitivo - che prevede per la linea Napoli-Sorrento esclusivamente treni direttissimi, con un numero limitato di fermate nei Comuni vesuviani e partenze ogni 36 minuti.

Un meccanismo che secondo i vertici della holding regionale dei trasporti ha funzionato, considerando la diminuzione dei convogli soppressi e la drastica riduzione dei ritardi registrati rispetto al passato. Non sono, però, mancate le rimostranze degli utenti del Miglio d'Oro che si sono visti cancellare le fermate nei loro territori, salvo ripristinarle in alcuni momenti della giornata dopo le proteste dei sindaci. Poi, con la riapertura delle scuole, sono emerse le difficoltà per gli spostamenti dei ragazzi della penisola sorrentina che devono raggiungere gli istituti e le università frequentate. Problemi che si sono aggiunti a quelli di chi deve recarsi ogni giorno al lavoro.

In effetti, negli orari di punta, soprattutto al mattino, si avverte la necessità di un numero maggiore di convogli in modo da soddisfare le esigenze dei tanti pendolari. Ma Eav, nonostante le lamentele, non sembra intenzionata a fare passi indietro. E così è partita la raccolta di firme che ha ottenuto circa 1.600 adesioni, alle quali se ne aggiungono molte altre che però non sono state validate perché mancanti di parte dei dati richiesti.
«Sono studenti e pendolari, ma anche persone che non si servono abitualmente del trasporto pubblico - spiega la promotrice dell'iniziativa, Eugenia Di Leva -. Questo a testimonianza del fatto che si avverte la necessità da parte di chi abita in Costiera di non essere continuamente penalizzato e mortificato da scelte manageriali, prese da persone che hanno la fortuna di non vivere i disagi dei cittadini comuni e sono fisicamente distanti da un territorio di cui non conoscono le peculiarità».

Diverse le istanze formulate dai firmatari contenute nel documento. Innanzitutto si chiede un più attento coordinamento tra gli orari dei bus Sita ed Eav con quelli dei treni, «nonché l'implementazione delle corse per soddisfare le accresciute esigenze di mobilità conseguenti alla migrazione nelle zone collinari della popolazione a causa delle difficoltà vissute da molte famiglie nel reperire abitazioni da locare nei centri abitati più vicini alle stazioni», molte delle quali trasformate in strutture ricettive extralberghiere.

Attraverso la petizione si punta anche ad ottenere la riduzione dell'intervallo di 36 minuti tra le partenze dei convogli e la reintroduzione in aggiunta ai direttissimi di almeno una parte dei 10 diretti soppressi da inserire negli orari di punta. Infine si chiede di istituire treni-navetta sulla tratta Sorrento-Vico Equense nelle ore di maggiore afflusso di pendolari e studenti. Tocca ora ai sindaci della penisola sorrentina sottoporre le richieste a chi di dovere. «Nella speranza - conclude Di Leva - che riescano a trovare un nuovo equilibrio tra le esigenze dei turisti e quelle, tra l'altro non sempre contrapposte, dei residenti».
 

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Il Mattino