Il sottopasso della stazione Tav di Afragola, appena aperto, è stato di nuovo chiuso per allagamento. Nella scorsa notte, dopo il violento nubifragio, alcuni...
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I militari sono intervenuti grazie al tempestivo allarme dato dagli agenti di una volante del commissariato di Afragola, diretto dal vicequestore Stefano Iuorio, che di fronte a quel fiume in piena, hanno anche rischiato di finirci dentro con la loro auto di servizio. E altri guai sono stati evitati alle cinque e mezzo, orario di apertura della stazione, grazie allo spirito di iniziativa dei vigilantes dell’Istituto “Europea” di Quarto, cha hanno sbarrato con le loro auto con i lampeggianti accesi, l’ingresso al sottopasso, riaperto tre giorni fa, dopo tre mesi di chiusura a causa del furto delle pompe idrovore. «Devo capire con i miei funzionari il perché dell’allagamentp», ha detto al telefono Domenico Tuccillo, sindaco di Afragola. «Mi era stato assicurato che per la vicenda del sottopasso era tutto in ordine. Probabilmente, ma questo è solo una prima ipotesi, si è verificato l’allagamento perché il pescaggio delle pompe idrovore non è avvenuto a causa dei rifiuti e altro materiale portati dall’acqua. Faremo gli opportuni passi». «È stata l’esperienza più brutta dalla mia vita», ha raccontato l’architetto Crescenzo Puzone, 33 anni, che ieri notte poco dopo la mezzanotte era sceso dall’ultimo “Italo” proveniente da Roma dove insieme alla compagna aveva trascorso il fine settimana. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino