San Giorgio: spaccio di cocaina per i clan, due ragazzi arrestati dalla polizia

San Giorgio: spaccio di cocaina per i clan, due ragazzi arrestati dalla polizia
I controlli serrati in atto a San Giorgio a Cremano nelle ultime settimane hanno permesso alla Polizia di Stato del commissariato locale di arrestare due giovani di 23 e 17 anni,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
I controlli serrati in atto a San Giorgio a Cremano nelle ultime settimane hanno permesso alla Polizia di Stato del commissariato locale di arrestare due giovani di 23 e 17 anni, entrambi accusati di spaccio di sostanze stupefacenti. Ieri pomeriggio, durante un pattugliamento in via Recanati, gli agenti hanno riconosciuto il minorenne, volto già noto alle forze dell'ordine, in atteggiamenti sospetti. Il breve appostamento avrebbe permesso ai poliziotti di cogliere, dopo un breve conciliabolo, la cessione di una dose di droga a un automobilista di passaggio: immediato l'intervento.


La perquisizione personale effettuata sui due giovani ha quindi portato al sequestro di circa 50 grammi di cocaina e oltre mille euro in contanti, ritenuti presumibilmente provento dell'attività illecita. Ciò che maggiormente inquieta gli investigatori è il dettaglio relativo all'appartenenza dei ragazzi, imparentati con alcuni esponenti di spicco del clan Troia-Attanasio, reputato egemone sul territorio fino a qualche anno fa. Il ritorno in pista della cosca dopo la scarcerazione di alcuni affiliati profilerebbe una nuova faida per il controllo delle piazze sangiorgesi, attualmente nelle mani di una branchia dei D'Amico.

Non è escluso che quanto accaduto in città nell'ultimo mese, dalla bomba carta piazzata fuori la serranda di un rivenditore di minimoto alle auto incendiate in un autosalone della periferia sud, possa essere in qualche modo riconducibile agli «screzi» in corso tra le due fazioni. Le ipotesi investigative della Polizia mirerebbero inoltre a vagliare eventuali collegamenti dei clan coinvolti con il raid armato che lo scorso 9 aprile costò la vita a Luigi Mignano, il 57enne legati ai Rinaldi crivellato di colpi mentre accompagnava a scuola il nipotino di 4 anni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino