Da ormai diversi anni il verde che circonda il Maschio Angioino, uno dei monumenti più visitati della città, versa in condizioni pietose. Le aiuole sono quasi...
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A due passi dal monumentale ingresso del castello sono spuntate addirittura le tende. Da alcuni giorni, infatti, nel mini accampamento che specie nel periodo estivo ospita una decina di clochard, è spuntata una tenda che verosimilmente ospita una o due persone durante la notte. Di giorno l'area verde è usata come "area di sosta" per i venditori abusivi della zona che utilizzano gli spazi per espletare i loro bisogni fisiologici al riparo da occhi indiscreti. Le conseguenze della presenza di un accampamento sono sotto gli occhi di tutti. Ormai nemmeno più le erbacce e gli arbusti che crescono a dismisura e che ricevono scarsa manutenzione riescono a nascondere alla vista i residui dei bivacchi notturni.
Una situazione, quella degli spalti del Maschio Angioino, balzata più volte - e inutilmente - agli onori delle cronache e che macchia indelebilmente l'immagine della città di fronte alle migliaia di stranieri che ogni anno visitano il castello costruito nel XIII secolo. Secondo le stime di palazzo San Giacomo negli ultimi anni il monumento ha conosciuto un incremento nel numero di visitatori. Cifre da capogiro che fanno segnare un + 400% ma che non contribuiscono in alcun modo al miglioramento delle condizioni esterne del Maschio Angioino e che, anzi, rischiano di trasformarsi in un pericoloso boomerang.
I tempi delle aiuole ben tenute e manutenute, del calendario fatto di piante e fiori aggiornato ogni giorno sembrano ormai essere lontani anni luce. Il recupero del verde che circonda uno dei monumenti-simbolo della città dovrà con ogni probabiltà attendere i tempi biblici per il completamento di piazza Municipio.
Una nota di colore: attorno agli spalti e all'ingresso del Maschio Angioino si svolge ogni giorno una curiosa - e per certi versi divertente - quadriglia. Quella dei vigili urbani e dei venditori abusivi che circondano e prendono d'assalto con le loro merci i turisti in attesa di salire sugli autobus turistici che, proprio nei pressi degli spalti, hanno la loro sede operativa. Quando arrivano i vigili i venditori si nascondono tra gli arbusti insieme alle loro mercanzie. Appena i vigili voltano le spalle o si allontanano in direzione Municipio o galleria Umberto gli abusivi spuntano e si lanciano avventano nuovamente contro i turisti che, generalmente, comprano poco o niente. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino