Sparatoria a Napoli, 4 feriti: colpita una bimba di 10 anni | Video

Numerosi spari, forse una decina, ad altezza d’uomo. Quattro le persone ferite, tra cui una bambina di appena 10 anni. È il bilancio di una mattinata di follia nel...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Numerosi spari, forse una decina, ad altezza d’uomo. Quattro le persone ferite, tra cui una bambina di appena 10 anni. È il bilancio di una mattinata di follia nel cuore di Napoli, nella zona della Duchesca, dove alcune persone hanno aperto il fuoco tra la gente. 

 
La dinamica resta in via di chiarimento ma, stando a quanto ricostruito dagli investigatori della Squadra Mobile, che curano le indagini, i responsabili avrebbero sparato mirando a bancarelle gestite da cittadini extracomunitari nei pressi di via Annunziata. I feriti, nessuno di loro in pericolo di vita, sono stati inizialmente trasportati al vicino ospedale Loreto Mare; la bambina, residente a Melito, è arrivata accompagnata da parenti ed è stata successivamente trasferita al Santobono, dove le è stato estratto un proiettile da un piede ed è stata medicata. 
 
Le altre vittime, tutti uomini provenienti dal Senegal, hanno 36, 38 e 32 anni; i primi due sono stati raggiunti da schegge agli arti inferiori, il più giovane è stato colpito alle gambe da una pallottola e le sue condizioni sono state giudicate più serie anche se non ci sarebbe pericolo di vita. Secondo le forze dell’ordine potrebbe essersi trattato di un regolamento di conti ma tra le piste maggiormente verosimili c’è quella della rappresaglia dopo il rifiuto di pagare il racket: su quella zona insistono diversi clan criminali, tra cui i Mazzarella, i reduci dei Sibillo e alcuni pregiudicati legati ai Giuliano e già nei giorni scorsi alcuni ambulanti erano stati minacciati e aggrediti in seguito al rifiuto di sottostare alle estorsioni. Indagano gli agenti della Squadra Mobile di Napoli, coordinati dal primo dirigente Fausto Lamparelli, che hanno acquisito i nastri di alcune telecamere della zona dove si vedrebbe parte dell'incursione.​​ Leggi l'articolo completo su
Il Mattino