Napoli, campanile della Pietrasanta senza pace: spray selvaggio

Spray selvaggio sul campanile romanico della Pietrasanta
È una lotta impari, quella contro le scritte selvagge che deturpano i monumenti del centro storico a Napoli. Ancora una volta, a finire nelle mire dei writer selvaggi, i...

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È una lotta impari, quella contro le scritte selvagge che deturpano i monumenti del centro storico a Napoli. Ancora una volta, a finire nelle mire dei writer selvaggi, i pregevoli marmi “di spoglio” dell’antica Neapolis, inglobati alla base del campanile romanico della Pietrasanta in via dei Tribuanli, alcuni dei quali ripuliti proprio di recente. In particolare, sono stati imbrattati con lo spray mura e marmi d’epoca romana che rivestono l’interno della torre campanaria “Ad Arcum”, e una delle facce laterali di un’ara funeraria in marmo lunense databile al I - II secolo d.C., posta ad angolo della torre che conserva con una elegante patera in rilievo. Il campanile della Pietrasanta, mirabile esempio di stile romanico, risale all'XI secolo e rappresenta una delle più antiche torri campanarie d'Italia. Realizzato, sul luogo dove sorgeva in epoca Romana un grande tempio romano dedicato alla Dea Diana, conserva numerosi elementi architettonici di epoca romana riutilizzati come blocchi da costruzione, in particolare alla base della struttura. Di rilievo, un’ara funeraria e un marmo intarsiato, il “ludus latrunculorum”, la scacchiera dell’antico gioco in voga presso i legionari romani.

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Il Mattino