Tangenziale di Napoli chiusa per frana: Fuorigrotta sprofonda e l’Università resta isolata

Tangenziale di Napoli chiusa per frana: Fuorigrotta sprofonda e l’Università resta isolata
Piove, intensamente, ma è solo una pioggia di fine estate, nulla di clamoroso. Piove su Napoli e la pioggia di fine estate mette in ginocchio un’intera città:...

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Piove, intensamente, ma è solo una pioggia di fine estate, nulla di clamoroso. Piove su Napoli e la pioggia di fine estate mette in ginocchio un’intera città: allagamenti, strade spaccate, appartamenti invasi dall’acqua di fogna. Il risveglio della città, ieri, è stato traumatico, l’ultimo week end di agosto s’è affacciato mostrando tutte le carenze e le difficoltà di una metropoli che non ha prevenzione, che non sa fare manutenzione, che s’affida alla speranza che tutto vada per il verso giusto sapendo, però, che non sempre le cose vanno per il verso giusto.

Nella notte, mentre Giovepluvio s’accaniva su Napoli, via Cinthia andava letteralmente in briciole: un’ampia porzione di strada all’altezza del centro commerciale Azzurro s’è arresa a tubature d’acqua e di fogna che non hanno retto. Fino alle prime luci dell’alba i pochi automobilisti di passaggio hanno affrontato il percorso accidentato senza capire il pericolo al quale stavano andando incontro. Di primo mattino una segnalazione ha fatto scattare l’allerta: polizia municipale sul posto immediatamente, strada recintata e traffico vietato nella corsia che sale verso il campus di Monte Sant’Angelo e verso il Rione Traiano. La conseguenza immediata è stata che pure lo svincolo della Tangenziale che sbocca su quella strada, pochi metri prima della voragine, è stato vietato.

Fortunatamente il traffico dell’ultimo sabato d’agosto non è stato così intenso, però le difficoltà sul piano della viabilità si sono fatte sentire: auto costrette a fare dietro front di fronte al divieto; collegamento tra Fuorigrotta e la zona di Soccavo-Pianura annullato, automobilisti costretti a percorsi alternativi lunghi e tortuosi.

Sul posto oltre ai vigili di presidio si sono alternati uomini di protezione civile e Abc. Bisognerà scavare, trovare il guaio, poi ripristinare il manto stradale. Dicono che saranno necessari cinque-sei giorni di lavoro ma sarebbe determinante fare prima. Domani Napoli tornerà alla sua vita normale, impossibile pensare che il campus Universitario resti isolato rispetto a Fuorigrotta e che lo svincolo della Tangenziale al servizio dei quartieri di Soccavo e Pianura debba restare vietato. 

Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco nel corso della notte fra venerdì e ieri. Molte preoccupazioni per infiltrazioni impreviste ma non pericolose, tante richieste per rami d’alberi spezzati dal vento che ha accompagnato la tempesta ma, soprattutto, richieste di intervento per allagamenti improvvisi.

Un video postato nella notte mostra il “consueto” allagamento di piazza Bagnoli con l’acqua che sale pericolosamente fino alla metà delle ruote delle auto e i tombini che lanciano potenti getti d’acqua verso l’alto. 

In particolare la zona occidentale della città ha pagato la veemenza della notte di tempesta, non solo Bagnoli, Fuorigrotta e una parte di Soccavo si sono ritrovate a fare i conti con gli allagamenti, è stata soprattutto Pianura a doversi difendere dai guai provocati dalla pioggia battente e dalla mancata manutenzione fognaria. 

Al centro della notte, mentre intorno infuriava la tempesta di acqua e fulmini, gli appartamenti al piano terra dell’edificio al numero 71 di via Comunale Vecchia sono stati inesorabilmente aggrediti dall’acqua che è salita fino a raggiungere le ginocchia degli abitanti. Il problema è che non si trattava di banale acqua piovana ma di liquami provenienti dalla fogna che passa lungo la strada. La fogna ha evidenti problemi di intasamento e, incapace di far defluire tutta l’acqua che si stava riversando dal cielo, ha iniziato a vomitare tutto il suo contenuto all’altezza di quell’edificio.

Dopo una notte trascorsa a liberare la casa da un fango fatto principalmente di “roba” uscita dalla fogna, i residenti in quell’edificio hanno atteso i vigili del fuoco che hanno effettuato controlli sulla tenuta statica del palazzo. Fortunatamente l’allagamento non ha generato altri danni oltre a quelli che già ci sono. Proprio la rottura di una fognatura, qualche mese fa, ha generato problemi di tenuta a quel palazzo al quale è stato inibito l’utilizzo delle scale per raggiungere gli appartamenti. Adesso la procedura per ottenere la piena agibilità dell’edificio è alle battute finali, però proprio le fognature hanno ricominciato ad aggredire la struttura: è una battaglia impari contro i liquami e contro chi non riesce a far funzionare correttamente le fognature di Napoli.

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Il Mattino