Alberto Angela, «Stanotte a Napoli» in onda a Natale: «Napoli cuore pulsante della nostra cultura»

Alberto Angela, «Stanotte a Napoli» in onda a Natale: «Napoli cuore pulsante della nostra cultura»
Un viaggio notturno tra piazza del Plebiscito, il teatro San Carlo, il Palazzo Reale, i presepi, il caffè, la rinascita del Rione Sanità, la storia millenaria di...

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Un viaggio notturno tra piazza del Plebiscito, il teatro San Carlo, il Palazzo Reale, i presepi, il caffè, la rinascita del Rione Sanità, la storia millenaria di Napoli e dei suoi abitanti. È «Stanotte a Napoli», nuova puntata della serie ideata e realizzata da Alberto Angela, che andrà in onda la sera di Natale, sabato 25 dicembre, su Raiuno. La trasmissione è stata presentata questa mattina in conferenza stampa nella sala del Toro Farnese del Museo archeologico nazionale di Napoli, alla presenza di Alberto Angela, del sindaco di Napoli Gaetano Manfredi, del direttore di Raiuno Stefano Coletta, del direttore coordinamento palinsesti tv Rai Marcello Ciannamea e del direttore del Mann Paolo Giulierini.

«È stata un'avventura meravigliosa - ha detto Alberto Angela - qui a Napoli troviamo il cuore pulsante di tanti aspetti della nostra cultura, è un luogo che ha influenzato il pensiero europeo, basti pensare al teatro San Carlo. Qui si trova il mondo: il caffè viene dall'Etiopia ma oggi è sinonimo di Napoli, la pizza è fatta di ingredienti non italiani e l'impasto potrebbero farlo tutti, ma a Napoli queste cose sono state messe insieme e sono diventate un simbolo. C'è il “know how”, la capacità di integrare al meglio. Ed è un luogo dove i ragazzi di oggi cantano le canzoni dei loro nonni e bisnonni, c'è un calore e una voglia di vita che attraversa le generazioni».

Per il sindaco Manfredi «Stanotte a Napoli è un grande dono che Alberto Angela e la Rai hanno voluto fare a Napoli ma è anche un grande regalo che Napoli fa agli italiani. Noi abbiamo grandi tradizioni, bellezze straordinarie e un potenziale inimmaginabile in qualsiasi posto d'Italia e Napoli ne è un esempio per la sua storia, la sua grandissima forza evocativa. Proprio questo nostro potenziale deve dare un grande segnale di ottimismo per il nuovo anno, che sia di ripartenza e in cui tutti noi dobbiamo ricredere nel nostro Paese. Gli italiani hanno bisogno di bellezza, fiducia e anche di speranza e non c'è luogo migliore di Napoli per testimoniare la storia e il futuro, la speranza e il grande desiderio di rivedere l'Italia e Napoli al centro del mondo come è sempre stato».

Coletta ha sottolineato «Il modello qualitativo con cui Alberto Angela e la sua squadra, e l'azienda che lavora a stretto contatto con questo gruppo, davvero porta avanti da molti anni. È la dimostrazione di quanto la Rai fa quando può schierare in ogni specificità il meglio della propria professionalità. Ogni volta che Alberto torna con un evento, ma anche con una nuova serialità, è davvero il riconoscimento della missione del servizio pubblico in ambito divulgativo». 

Anche per Ciannamea «Stanotte a Napoli è la prova tangibile di quanto la cultura sia centrale per la Rai servizio pubblico, e ci piacerebbe molto che tutti gli italiani si rendessero pienamente conto di essere proprietari di un patrimonio culturale e ambientale che non ha eguali al mondo. Nei giorni in cui le riviste internazionali ci riconoscono lo straordinario lavoro fatto nel periodo della pandemia, è anche il momento di raccontare come la nostra incredibile ricchezza ci renda unici nel mondo anche per questo. Dobbiamo necessariamente valorizzare questa incredibile ricchezza e lo facciamo grazie a incredibili professionisti come Alberto Angela e la sua squadra».

Il direttore del Mann Paolo Giulierini ha espresso il proprio «Orgoglio misto a gratitudine, per l'aiuto straordinario che la Rai sta dando a Napoli ma anche ai musei che hanno patito enormemente questi due anni che ci hanno messo in ginocchio. Esprimo il più profondo riconoscimento alla Rai e ad Alberto Angela perché questo è un punto di partenza fondamentale per questo istituto e per la città, è un grande punto di promozione che lascerà il segno».

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Il Mattino