Stati generali sulla disabilità in Campania, la ministra Locatelli: «Aiutare di più le famiglie»

«Il tema dell'integrazione delle cure socio-sanitarie è fondamentale per tutti i territori»

La ministra Alessandra Locatelli agli Stati generali sulla disabilità
«Il tema dell'integrazione delle cure socio-sanitarie è fondamentale per tutti i territori. Anche l'accessibilità e le cure dal punto di vista...

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«Il tema dell'integrazione delle cure socio-sanitarie è fondamentale per tutti i territori. Anche l'accessibilità e le cure dal punto di vista ospedaliero sul quale mi sto impegnando con i protocolli Dama, con cui abbiamo portato all'Onu un esempio di rete che in Italia già esiste, ma che deve essere più diffusa». Così il ministro per la disabilità Alessandra Locatelli a margine degli Stati generali sulla disabilità in Campania promossi da Fish Campania e da Anffas Campania alla Mostra d'Oltremare. «Serve un impegno condiviso a tutti i livelli, nazionale, regionale e locale - ha aggiunto - perché la mancanza di alcuni servizi o il fatto che alcune risorse non sempre arrivino come devono alle famiglie sono temi importanti». «Il governo sta preparando i decreti attuativi della legge delega, in particolare sul progetto di vita. Ma si deve superare la frammentazione dei servizi, serve un modello di azione che dia continuità e integri tutti gli aspetti socio-sanitari. C'è bisogno poi di sburocratizzazione dei servizi per un sistema più semplice», ha rimarcato. In merito ai fondi del Pnrr il ministro ha precisato che «ci sono quelli per il progetto di vita». 

Migliorare i servizi socio-sanitari per i disabili sono le principali richieste che le associazioni hanno presentato alle istituzioni in un manifesto. «Siamo riusciti a ottenere progetti personalizzati - dichiara Daniele Romani, della Fish - ma restano molte criticità, l'inaccessibilità ad alcuni servizi sanitari a causa delle liste d'attesa e la mancanza di un'unità spinale». Necessaria, secondo le associazioni, una riforma del welfare. «Dalla legge 328 del 2000 - dice Alessandro Parisi, di Anffas - sono passati 23 anni. Chiediamo il riconoscimento del terzo settore come valido interlocutore per gli istituti della co-programmazione». Secondo Giovanpaolo Gaudino, forum Terzo settore Campania, «di fronte a una frammentazione di capitoli di spesa diversi proponiamo l'istituzione di un fondo unico per la disabilità». A parlare della necessità di intervenire su trasporti e infrastrutture per rendere la città a misura di disabili è il sindaco Gaetano Manfredi: «Stiamo rinnovando il parco autobus per renderli accessibili e per migliorare i sistemi di connessione come gli ascensori». Il primo cittadino ha sottolineato la carenza di «taxi adeguati al trasporto di passeggeri in carrozzina» e il fatto che serva «maggior rispetto delle esigenze dei disabili dato che spesso gli scivoli sono occupati da auto in sosta».

Tra gli intervenuti Lucia Fortini, assessore regionale alle politiche sociali: «Il ruolo della Regione è di programmazione delle risorse, ma ci sono delle criticità come il trasferimento dei fondi dal governo, che avviene quando tutti gli ambiti territoriali hanno rendicontato al cento per cento, il che significa che se c'è un ambito particolarmente efficiente paga il prezzo di quelli che invece non lo sono». Sul tema ieri pomeriggio al Consiglio regionale si è svolto il convegno «La tutela dei soggetti fragili: Dopo di noi e Durante noi» promosso dal Garante dei disabili della Regione Campania Paolo Colombo, a cui hanno partecipato tra gli altri il presidente del Consiglio Gennaro Oliviero e Immacolata Troianiello, presidente del Consiglio dell'Ordine degli avvocati. A

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Il Mattino