Pompei. «Stazione Circumvesuviana di via Moregine... non c'è la biglietteria e nemmeno l'obliteratrice, ma la multa sì». La denuncia...
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La stazione è stata inaugurata alla fine degli degli anni Novanta e dispone di un fabbricato viaggiatori mai entrato in funzione. All'interno si contano 3 binari passanti serviti da banchina e sottopassati, ma solamente uno, il terzo, viene utilizzato in entrambi i sensi. Nella stazione sono presenti ascensori, mai entrati in funzione. Il movimento passeggeri è fatto soprattutto di pendolari e incentrato nelle ore di punta. Nella stazione vi fermano tutti i treni diretti e qualche direttissimo: le destinazioni sono Napoli e Sorrento. Poiché non presidiata, la stazione non offre alcun servizio, e, vista la posizione isolata, è spesso nel mirino dei vandali. L'ultimo addetto alla biglietteria, che ha prestato servizio in via Moregine, venne ritrovato privo di vita, accasciato sul banco dello sportello di rivendita dei ticket di viaggio, il 26 novembre del 2010. Per i medici del 118 la causa del decesso fu arresto cardiocircolatorio. Da quel giorno nessuno lo ha sostituito. La località Moregine, zona alla periferia sud di Pompei, è famosa per i tesori di «Murecine»: gli affreschi rinvenuti a Moregine, durante i lavori del raddoppio dell’autostrada Napoli-Salerno, in mostra nella «Palestra Grande» del sito archeologico. Un ritrovamento, quello del sito di Moregine a 600 metri a sud delle mura di Pompei quasi alla foce del fiume Sarno, che risale al 1959 in occasione della costruzione dell’autostrada A3. Gli affreschi ritrovati vennero staccati e conservati nei depositi della Soprintendenza di Pompei per oltre cinquant’anni. Lo scavo, ripreso nel 1999, ha permesso di riportare in luce strutture archeologiche e materiali di grande interesse quali tavolette cerate con contratti registrati, elementi architettonici e decorativi in legno perfettamente conservati, un tesoro di argenterie di eccezionale qualità.
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Il Mattino