Stesa al Parco Verde, il sindaco di Caivano scrive al prefetto Valentini: «Gli alloggi andrebbero abbattuti e ricostruiti»

Stesa al Parco Verde, il sindaco di Caivano scrive al prefetto Valentini: «Gli alloggi andrebbero abbattuti e ricostruiti»
Dopo la sparatoria di ieri nel rione del Parco Verde, che ha portato al rinvenimento da parte dei carabinieri di ben 26 bossoli (verosimilmente riconducibili a più di...

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Dopo la sparatoria di ieri nel rione del Parco Verde, che ha portato al rinvenimento da parte dei carabinieri di ben 26 bossoli (verosimilmente riconducibili a più di un’arma), il sindaco Enzo Falco scrive al prefetto di Napoli Marco Valentini, al presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e agli assessori regionali all’Urbanistica e alla Pubblica Istruzione. 

«Quegli alloggi - si legge nella missiva della fascia tricolore - andrebbero abbattuti e ricostruiti, come già accaduto con le Vele a Scampia con l’accordo di programma tra il Comune di Napoli e la Regione Campania del 2006. Andrebbe abbattuta simbolicamente la palazzina Iacp, dove sono stati uccisi barbaramente due bambini vittime di pedofilia. Poi serve rafforzare l’offerta formativa delle scuole (anche oltre l’orario scolastico), serve anche un esercito di assistenti sociali, sociologi, psicologi, maestri di strada e di chiunque possa sottrarre i ragazzi dalla “scuola” della strada. Lo Stato non può arretrare rispetto a tali atti, ma gli interventi a mio parere devono essere sviluppati su più piani in modo sinergico». 

Poi Falco prosegue. «Non è più differibile un intervento forte dello Stato, sul piano repressivo, ma anche sul piano politico con scelte mirate di carattere urbanistico e sociale. Già con nota prot. 32333 del 30.11.2020, appena eletto sindaco, lanciai l’idea di pensare ad una edilizia residenziale sociale, che non deve concentrare in un agglomerato del genere tante persone. L’Edilizia residenziale sociale deve essere distribuita all’interno del tessuto urbano, in modo da non creare ghetti per chi ci abita e per chi non ci abita, favorendo una maggiore integrazione tra strati sociali differenti». 

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Il Mattino