Stese alla Torretta, il Riesame: esiste il clan Strazzullo

Indagini sugli agguati a colpi di kalashnikov tra riviera di Chiaia e i vicoli di Mergellina: regge l'ipotesi dei pm

Stese alla Torretta
Dunque, anche per i giudici del Tribunale del Riesame (Ferri, Di Ruggiero, Cortucci) alla Torretta è stato operativo, fino a qualche giorno fa, un clan riconducibile a...

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Dunque, anche per i giudici del Tribunale del Riesame (Ferri, Di Ruggiero, Cortucci) alla Torretta è stato operativo, fino a qualche giorno fa, un clan riconducibile a Giovanni Strazzullo. Un clan autonomo, anche se fortemente legato all'Alleanza di Secondigliano. Lo hanno stabilito i giudici del Tribunale del Riesame che hanno confermato gli arresti per i presunti signori delle stese consumate tra via Cucca e vico Santa Maria della Neve lo scorso luglio.

Inchiesta condotta dai pm Celeste Carrano e Maria Sepe, come è noto sono finiti in cella Giovanni Strazzullo, i fratelli Mastroianni, Ruggiero e Cangiano, inchiodati - almeno per il momento - da alcuni video che raccontano scene mozzafiato. Come le ronde in sella a moto di alta cilindrata di soggetti armati di kalashnikov. Passa la linea dell'accusa, alla luce della presunta esistenza di un gruppo autonomo che avrebbe mantenuto solidi legami con la camorra di Secondigliano.

Solo lo scorso luglio sono state consumate tre stese nel giro di pochi giorni, per un volume di fuoco, degno di uno scenario di guerra. Diversa la posizione dei difensori, a partire dal penalista napoletano Giuseppe De Gregorio, che punta a fare ricorso per Cassazione, dopo aver letto le motivazioni del provvedimento adottato dai giudici. 

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Il Mattino