Un modo per far rivivere uno spazio millenario da un lato, un’opportunità per portare la musica e il teatro in un luogo non tradizionale. Da dieci anni la rassegna...
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Tra gli intervenuti l’assessore alla Cultura e al turismo del Comune Nino Daniele, secondo cui «Suggestioni all’imbrunire è una delle cose più belle e importanti della nostra città, che si sta guadagnando il titolo della città con la migliore offerta culturale del Paese. Un ringraziamento va anche agli sponsor - ha proseguito l’assessore - perché quando si investe in cultura è una scelta lungimirante, con cui si favorisce la crescita del territorio e delle imprese. Inoltre con questa rassegna il pubblico coopera con lo spettacolo, non ne è consumatore passivo, ma vive una dimensione partecipe e critica».
A curare la rassegna è il Centro Studi Interdisciplinari Gaiola onlus, che ha come obiettivo lo studio, la tutela e la valorizzazione di questo immenso patrimonio, come ha sottolineato il presidente Maurizio Simeone: «In collaborazione con la Soprintendenza archeologica sin dalla prima edizione abbiamo scelto di non utilizzare alcun allestimento scenico, lasciando il sito così com’è. Per questo la nostra è una rassegna che nasce proprio per ridare dignità al luogo: infatti prima di ogni serata le nostre archeologhe accompagnano gli spettatori in un visita guidata ai luoghi. Prima che si alzi il sipario inoltre ci sono degustazioni di eccellenze enogastronomiche campane, grazie a uno dei nostri sponsor quest’anno, Ager Campanus e a Ferrarelle (presente alla conferenza con Michele Pontecorvo, responsabile della Comunicazione)». La vera mission della rassegna è infatti la raccolta fondi per progetti di recupero del Parco Archeologico del Pausilypon.
Da quest’anno la direzione artistica è affidata a Serena Improta, che ha illustrato gli spettacoli in cartellone con orario d’inizio alle 18: si comincia il 16 giugno con Giancarlo Giannini che, insieme al Marco Zurzolo Quartet, sarà protagonista di un recital, «Le parole note»; il 23 giugno in scena «A nudo» con Bruno Bavota al piano; il 30 giugno sarà la volta di «Vento d’etere» con i musicisti Ingar Zach, Renato Grieco, Chiara Mallozzi, Davide Viola e Riccardo La Foresta; il 7 luglio toccherà a «La solita cena» di Manlio Santanelli con Ivan Castiglione, Irene Grasso, Viviana Altieri e Gisella Szaniszlo e la regia di Giuseppe Miale Di Mauro, dove una cena tra marito e moglie si trasforma «nella capacità di guardare realmente chi siamo - come spiega Castiglione - nel momento in cui il marito cambia moglie ad ogni portata»; il 15 luglio sul palco «Scappa Napoli» con la compagnia di danza Malaorcula e i 44 Quartet, la coreografia di Marcella Martusciello e la regia di Manuela Barbato; il 21 luglio ancora un testo di Santanelli, «Il baciamano», con Susy Esposito, Giulio Cancelli, Catello Tucci (violoncello), Elio Manzo (chitarra) e la regia di Giovanni Esposito: «seguo questo principio in entrambi gli spettacoli che presento all rassegna, ossia che ogni situazione è contemporaneamente buffa e tragica», ha detto il drammaturgo. Si chiude il 28 luglio con «Aria di mare», con l’Orchestra Acustica del Pausilypon diretta da Francesco Capriello e la partecipazione di Stella Gifuni (arpa). Leggi l'articolo completo su
Il Mattino