«Internet e i Sacial media sono uno strumento utile alla conoscenza e allo sviluppo di relazioni umane ed economiche ma questo caso ci conferma quanto sia necessario...
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«Tiziana si è impiccata a 31 anni - ricorda Boldrini - E prima di uccidersi aveva cambiato casa e lavoro mentre aspettava di vedersi riconosciuta un'altra identità. Da poco più di un anno era depressa e la sua vita era diventata un inferno perché dei video hot che lei aveva condiviso con altre persone erano diventati virali in rete». «A tutto questo si deve aggiungere, poi, un ulteriore motivo di turbamento. Perché se è vero che il giudice le aveva dato ragione obbligando alcuni social network a rimuovere il video, Tiziana era stata condannata a rimborsare ventimila euro di spese legali a cinque siti internet».
«Sono vicina al dolore della sua famiglia - si legge nel post - e spero che le responsabilità penali vengano accertate nel più breve tempo possibile». «In questa storia - osserva Boldrini - vedo una deriva preoccupante dell'utilizzo del web come gogna mediatica che può portare alle estreme conseguenze. Internet e i Social media sono uno strumento utile alla conoscenza e allo sviluppo di relazioni umane ed economiche ma questo caso ci conferma quanto sia necessario incrementare le attività di prevenzione e di educazione all'uso consapevole della rete». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino