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La fede più forte di ogni avversità meteorologica. La pioggia battente non ha cessato un attimo. Per tutta la durata della Supplica alla Vergine del Rosario di Pompei è caduta in maniera intensa senza, però, scoraggiare l'esercito dei 50mila fedeli, più della metà anziani, malati e disabili, che per due ore sono rimasti in piedi, e alle intemperie, pur di venerare la Madonna. È la prima volta, dal 1883, che la pioggia bagna la Supplica. I fedeli erano convinti che a mezzogiorno in punto, allo scoccare dell'ora del mondo, il sole avrebbe fatto capolino dalle nubi nere. Come accade da 139 anni. Invece non è stato così.
Nessuno di loro, però, ha rinunciato alla preghiera. Il desiderio di invocare la pace ad ogni costo, anche di bagnarsi e rischiare di ammalarsi. I più tenaci sono stati gli anziani che non hanno pensato ai dolori reumatici con cui dovranno combattere. «Il nostro amore per la Madonna di Pompei ci aiuterà anche a sopportare i dolori fisici», ha spiegato una fedele rimasta in ginocchio sotto la pioggia per tutta la durata della funzione. Papa Francesco non ha fatto mancare la sua vicinanza ai pellegrini di Maria, che hanno affollato il sagrato.
Il Pontefice, in un tweet dall'account @Pontifex Francesco, fa eco alle parole di domenica al Regina Caeli implorando dalla Vergine la fine della guerra nell'est Europa nel giorno della Supplica nel santuario di Pompei, dove il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Cei, ha celebrato la Messa conclusa dalla preghiera scritta dal beato Bartolo Longo nel 1883.
«Oggi a Pompei si eleva la tradizionale Supplica alla Madonna del Rosario.
«Senza pace non c'è vita», ha detto il cardinale Zuppi facendo eco alle parole del Pontefice. Il presidente della Conferenza Episcopale Italiana ha, dunque, rilanciato quanto chiesto dal Papa, dopo la preghiera mariana del Regina Caeli in Piazza San Pietro. «Alzare da questa casa di Maria, casa di preghiera e di carità, la supplica alla Madonna del Rosario che il beato Bartolo Longo volle dedicare alla pace. Supplichiamo con l'insistenza della povera vedova che cerca giustizia da quel terribile giudice iniquo, spietato che rende spietati, che è la guerra».
Il porporato ha, quindi, ricordato come «la volontà di Dio è un mondo di pace», perchè «senza pace non c'è vita», con Maria che «è madre nostra, siamo fratelli tutti perché per lei tutti sono suoi figli».
Gli interessi economici alla base del conflitto. Ne è certo il cardinale Zuppi. Alla radice di ogni conflitto ci sono «i terribili interessi economici che portano gli uomini a distruggersi. In questo contesto la Supplica esprime l'attesa di tutta la creazione che soffre e grida la pace, ed è stando con Maria che capiamo la guerra. Maria è la prima che sotto la croce supplica che venga presto la resurrezione della pace, della guarigione, della luce che vince le tenebre, della vita che trionfa nel suo duello contro la morte». Il prossimo appuntamento con i fedeli è il 27 maggio, ultimo sabato che chiude il mese mariano, con il pellegrinaggio a piedi da Napoli e da Sorrento a Pompei, che porterà centomila fedeli ai piedi della Vergine del Santo Rosario.
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