ERCOLANO. Trasporto abusivo di rifiuti speciali nelle strade che portano al Vesuvio. Esercito e vigili in campo: multe e denunce. Ieri mattina i militari dell’Esercito...
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Sono stati fermati venti automezzi che trasportavano merce di varia natura, tra cui rifiuti pesanti e scarti di lavori edili. Si trattava di furgoncini, tre ruote e camion che trasportavano, senza autorizzazioni, materiali speciali proprio lungo le strade che portano al Parco Nazionale del Vesuvio. Tra la merce a bordo, elettrodomestici, lavatrici, ferraglie, pezzi di legno, scarti di cemento e vari materiali di risulta. Per sei conducenti degli automezzi, con a bordo i rifiuti speciali ma senza bolla di accompagnamento che indicasse la provenienza e la destinazione degli stessi, è scattata la denuncia all’Autorità Giudiziaria per violazione alle normative ambientali.
I conducenti non hanno fornito alcuna risposta agli agenti e ai militari sul perché trasportassero la merce e dove la stessero portando. Non è escluso che fossero diretti sul Vesuvio per sversare illegalmente. Tredici conducenti, invece, sono stati sanzioni per violazioni amministrative come guida senza patente, guida senza assicurazione, mancanza di documenti a bordo. L’operazione «Terra dei Fuochi» vede impegnate le forze di Polizia con il sostegno dell’Esercito per il contrasto e la prevenzione dei reati ambientali tra Napoli e Caserta. Tra i comuni particolarmente controllati proprio Ercolano e quelli all’ombra del Vesuvio per contrastare il fenomeno degli sversamenti illegali nel Parco Nazionale. Diverse, infatti, sono le discariche a cielo aperto in vari punti del Parco, tra Ercolano, Torre del Greco, Trecase e Boscotrecase.
L’area è diventata obiettivo di numerosi privati che abbandonano nelle pinete rifiuti speciali ed anche di industrie, ristoranti e attività commerciali. Proprio ad Ercolano, alla fine di ottobre, sempre nell’ambito dell’operazione «Terra dei Fuochi», sono state sequestrate: due ditte per la produzione e lo smaltimento illegale di scarpe e tessuti e per illecita gestione dei rifiuti, anche pericolosi; un’officina meccanica con capannoni abusivi realizzati su un terreno di 1000 metri quadri e sul cui retro sono stati trovati rifiuti abbandonati. Continue le segnalazioni contro gli sversamenti abusivi sul Vesuvio da parte delle associazioni ambientaliste. Nelle scorse settimane la «Rete a difesa del Vesuvio», formata da 21 associazioni ambientaliste di tutti i 13 comuni che fanno parte del Parco Nazionale, ha presentato una mega denuncia alla Procura della Repubblica contro il fenomeno del deposito abusivo di rifiuti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino