Si è innamorato di Napoli in tempi non sospetti negli anni '80 e già ne intravedeva le potenzialità. Ogni giorno la visitava, facendo la spola da Conca...
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Ma almeno quello partenopeo è un popolo ricettivo alla cultura, interessato all'arte: "Ogni volta che c'è un'iniziativa, il pubblico risponde con curiosità e orgoglio della propria tradizione. I napoletani sono colti da mille anni", anche se "dovrebbero imparare la gestione della cultura dai francesi. A Napoli si individua il problema, ci si lamenta per poi dimenticare la soluzione". Bellenger ha le idee chiare quando si parla della riqualificazione di Capodimonte, soprattutto ora che anche il bosco è sotto la giurisdizione del polo museale. Per uscire dall'isolamento logistico da fine marzo verrà predisposta una navetta culturale permanente compresa nel costo del ticket museale di circa 12 euro, andata e ritorno, disponibile in vari punti della città: vicino al San Carlo, in piazza Dante, al Museo Archeologico e a Capodimonte. Sarà identificata da un colore speciale e da un'immagine di un dipinto importante, "forse di Caravaggio".
Fa sapere anche di aver posto fine alle vibrazioni degli aerei sorvolanti il complesso. "Alzeranno il livello degli aerei sopra il bosco e la ruota sarà rivolta verso est e non sopra il palazzo. L'aeroporto di Napoli dimostra che a Napoli le cose possono cambiare ma ci vorrebbe uno scalo più lontano dalla città". Tra
un anno poi nel bosco ci saranno ristoranti, bar e si assisterà all'apertura di nuovi punti come il giardino delle Delizie, bloccato da 7 anni, che riaprirà proprio la prossima settimana insieme con la fontana. Non solo. Nel bosco sarà inaugurata una scuola di giardinieri, una per chef, un presidio slow food e sulla dieta mediterranea mentre Bellenger sta provvedendo a far identificare la storia delle piante per un itinerario culturale tra flora rara. I botanici assicurano infatti che nel bosco germogliano addirittura i primi mandarini d'Italia al punto che "questo bosco dovrebbe essere Central Park e la Villa Medici, ma è molto di più, è un museo della botanica, con ben 140 ettari, che non esiste al mondo". Leggi l'articolo completo su
Il Mattino