Tac rotta in ospedale, due medici indagati per omicidio colposo

Tac rotta in ospedale, due medici indagati per omicidio colposo
Pozzuoli. Due medici, il primo in servizio al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Grazie e l'altro alla Guardia medica territoriale di Pozzuoli, sono stati...

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Pozzuoli. Due medici, il primo in servizio al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Grazie e l'altro alla Guardia medica territoriale di Pozzuoli, sono stati indagati per omicidio colposo per la morte del 41enne Gianluca Forestiere (nella foto con la moglie), deceduto il 2 gennaio dopo la spola in fin di vita tra due ospedali per una Tac rotta. C'è riserbo sul nome dei due professionisti, anche perché nelle prossime ore gli avvisi di garanzia nell'inchiesta coordinata dal pm Sergio Amato potrebbero estendersi anche ad altri operatori medici e del servizio emergenza 118 che, nelle 48 ore tra il primo e il secondo accesso al pronto soccorso, hanno avuto in cura il 41enne. Gli inquirenti avrebbero, poi, acquisito i tabulati telefonici con le telefonate registrate del 2 gennaio fatte dai familiari della vittima alla guardia medica, alla centrale operativa del 118 e la telefonata a bordo dell'ambulanza tra gli operatori e la centrale. I funerali del 41enne originario di San Giorgio a Cremano si terranno questa mattina alle 10.30 nella chiesa di San Luca ad Arco Felice a poca distanza dalla sua casa in via Montenuovo Licola Patria. Così ha scelto la giovane vedova Emanuela Falco, che da giorni chiede giustizia attraverso questa inchiesta delicata e molto complessa. Al punto che l'autopsia di ieri è durata oltre tre ore e mezzo per consentire ai periti incaricati dalla procura e a quelli di parte per i due indagati di compiere approfonditi accertamenti istologici e tossicologici.


C'è, infatti, da chiarire se Forestiere sia stato o meno vittima di un presunto caso di malasanità e quale sia l'eventuale responsabilità medica e della «catena di soccorso». Secondo quanto riferito dal legale della famiglia Forestiere, Amerigo Russo, il quadro emerso dall'autopsia è risultato abbastanza complesso e complicato. «Sono stati prelevati diversi reperti – ha detto - per eseguire sia esami istologici che tossicologici». Appena saranno noti i risultati degli esami istologici, tra qualche settimana, sarà più chiaro il peso che ha avuto in questa terribile storia il primo accesso al pronto soccorso la sera del 31 dicembre, con il paziente trattato e poi dimesso per una sindrome influenzale e il ritorno il 2 gennaio in ambulanza con dolori allo stomaco, vomito verdastro e perdita di coscienza. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino