Tangenziale di Napoli nel caos, verso la riapertura di piazza Dante

Tangenziale di Napoli nel caos, verso la riapertura di piazza Dante
Ieri Tangenziale s'è presentata alla commissione trasporti del Comune, avrebbe dovuto portare certezze ma ha lasciato intatti tutti i dubbi sulla vicenda del viadotto...

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Ieri Tangenziale s'è presentata alla commissione trasporti del Comune, avrebbe dovuto portare certezze ma ha lasciato intatti tutti i dubbi sulla vicenda del viadotto malmesso. A margine di quella riunione il presidente della commissione, Nino Simeone, ha presentato la sua proposta ufficiale al sindaco: cancellare temporaneamente la ztl di piazza Dante per cancellare quella spaccatura nel traffico e contribuire a rendere più fluida la circolazione in città. La proposta è in fase di verifica, certezze arriveranno solo nella giornata di oggi.


A metà mattinata il primo evento importante sulla questione della Tangenziale, l'audizione dell'amministratore di Tangenziale, Riccardo Rigacci. Al tavolo, oltre a tutti i membri della commissione comunale trasporti, presieduta da Nino Simeone, anche l'assessore alla mobilità Alessandra Clemente, quello alle infrastrutture Mario Calabrese e il direttore generale del Comune di Napoli, Attilio Auricchio.
Il faccia a faccia è stato cordiale eppure non esente da bordate, anche pesanti, nei confronti di Tangenziale, a cominciare dall'intervento d'apertura di Auricchio che ha ripercorso i momenti salienti della vicenda sottolineando i ritardi, anche pesanti, nella comunicazione degli eventi da parte di Tangenziale.

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A quel tavolo Tangenziale avrebbe dovuto presentare una relazione sul reale stato di salute del viadotto Capodichino, sul quale, tredici giorni fa, è stato effettuato un sopralluogo che ha imposto la limitazione, d'urgenza, al traffico. I consiglieri comunali (e anche gli assessori) averebbero voluto capire con precisione qual è la situazione e quant'è reale il pericolo per gli automobilisti. L'amministratore Rigacci, accompagnato dal responsabile manutenzione Console e dal capo delle risorse umane Benedetti, ha fornito spiegazioni che, però, alla maggior parte dei presenti non sono sembrate utili: secondo i consiglieri non è stata fatta chiarezza sullo stato del viadotto, né sul tempo necessario ai lavori. L'auspicio della società è quello di provare a chiudere tutto entro Natale, ma si tratta solo di una speranza di fronte a un cantiere che non è ancora avviato e per il quale occorreranno almeno altri venti giorni solo per individuare una ditta adeguata ad eseguire le opere.

Ovviamente Tangenziale s'è sperticata a chiarire che i lavori sono già in corso, ma per adesso si tratta più che altro di sopralluoghi e di interventi solo collegati al viadotto come quelli sulle rampe di Corso Malta, chiuse durante la notte proprio per consentire l'esecuzione di questi lavori.
 
Solo al termine dell'incontro il presidente della commissione, Nino Simeone, avute certezze sulla lunghezza dei tempi per la soluzione al problema, ha avanzato la sua proposta: «Bisogna cancellare, temporaneamente, la ztl di piazza Dante. Si tratta di un altro punto nodale per il traffico che viene letteralmente spezzato in quella piazza. Consentire il passaggio alle auto permetterebbe di alleggerire la viabilità in gran parte delle aree circostanti, sia verso la City che in direzione del Museo e di Capodimonte».


La proposta è stata lasciata nelle mani dei rappresentanti della giunta che erano al tavolo. Nessuno di loro, né gli assessori Clemente e Calabrese, né il direttore Auricchio, può prendere posizione su piazza Dante per la quale ogni decisione va lasciata nelle mani del primo cittadino che ha avocato al suo gabinetto la gestione di quell'area. Per adesso dagli uffici di de Magistris non è arrivata nessuna risposta ufficiale che, dicono, potrebbe giungere entro la giornata di oggi. Si tratta di una decisione meno dirompente rispetto alla riapertura del lungomare liberato e, probabilmente, più facile da prendere, anche per dare un segnale ai napoletani: c'è caos, il Comune è rimasto a guardare per due settimane ma adesso è pronto a cercare soluzioni. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino