Troppe pratiche della Tari, la tassa sui rifiuti, all'Ufficio Tributi di corso Lucci. Nonostante il sistema delle prenotazioni on line il personale agli sportelli non ce la...
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Giovedì si è tenuto l'incontro richiesto dai rappresentanti dei Caf di Cgil, Cisl e Uil. «La convenzione non è stata ancora firmata - afferma Alessandra Megaro, Caf Cisl - ma si è messo in moto un processo. La collaborazione con il Comune non è finalizzata all'aspetto economico, ma sociale. L'amministrazione ci ha chiesto una mano. È una partita complicata e tutti devono collaborare. Bisogna organizzarsi dal punto di vista operativo. La convenzione sarà valutata probabilmente anche dagli organi nazionali».
«Con la convenzione predisposta il 31 dicembre scorso - spiega Enrico Panini, vicesindaco e assessore al Bilancio - si riconosce a diversi soggetti la possibilità non solo di curare le pratiche Tari, ma di potersi collegare on line direttamente alla banca dati del Comune, tramite una password. Questo significa per il cittadino poter contare non solo sugli sportelli di corso Lucci, che in questa fase sono particolarmente oberati di lavoro, ma avere soggetti a cui rivolgersi liberamente, sapendo che si riceve assistenza qualificata a pochi passi da casa. È un modo per snellire le pratiche. Per alcune prestazioni sostitutive delle nostre attività - conclude Panini - abbiamo previsto la corresponsione di una somma. Ad esempio, per le attività che avrebbe dovuto fare il Comune, come le nuove iscrizioni Tari. Ma i rimborsi non sono una novità, lo facciamo anche per il Rei (il Reddito di inclusione, ndr)». «Capiamo che gli uffici comunali siano a corto di personale - commenta Domenico Palmieri, presidente commissione Trasparenza - ma nutriamo forti perplessità sul dare l'accesso ai database del Comune a soggetti privati. Ci sono dati sensibili e di privacy che vanno tutelati. Chiederemo approfondimenti».
Il Comune ha istituito la commissione che vaglierà le domande e verificherà i requisiti dei Caf e degli altri soggetti che aderiranno all'iniziativa. La commissione, ad esempio, verificherà se un'associazione è effettivamente iscritta all'Albo del Mise. Ma non finisce qui. «Siamo pronti - aggiunge Panini - a organizzare dei corsi di formazione. In modo che ognuno sia in grado, se non lo è già, di poter svolgere un'attività di consulenza sulla Tari e di avere la formazione necessaria per poter erogare i relativi servizi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino