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«Per martedì tutte le sigle sindacali sono state finalmente convocate dal prefetto Claudio Palomba, anche a seguito del documento inviato all'Ente di Governo». A parlare è Rosario Gallucci, segretario nazionale di Orsa Taxi, che conta 200 iscritti su 2376 auto bianche, distribuite a Napoli «in 9 sigle sindacali», prosegue.
Cosa chiederete al Prefetto?
«Orsa chiederà di fare chiarezza sulle responsabilità che ci sono state addossate: per esempio la mancanza di taxi, che a nostro modo di vedere non è un problema. I taxi a Napoli ci sono».
E qual è allora il problema che ha condotto alle scorrettezze ai danni dei turisti, segnalate dai cittadini, e ammesse anche da alcuni tassisti?
«Il fenomeno delle scorrettezze di cui viene accusata l'intera categoria appartiene in realtà solo a una piccola minoranza delle auto bianche, quantificabile in funzione delle sanzioni che vengono comminate ai singoli tassisti.
Cosa proponete per migliorare la viabilità?
«Lo ripetiamo da mesi: va alzata la sbarra che separa il porto dal molo Beverello. È chiusa da circa 4 anni, ma aprirla ci consentirebbe di abbreviare di 50 minuti i tempi di percorrenza in zona. I taxi, in questo modo, avrebbero accesso al porto dal varco dell'Immacolatella e non rimarrebbero incastrati nel traffico di via Acton. Si ridurrebbero poi i disagi per l'utenza. Una maggiore velocità di percorrenza sarebbe economicamente vantaggiosa anche per i passeggeri. A Napoli, nelle ore di punta, si viaggia con la velocità media di un metro al minuto».
Tornando alla riunione di martedì, quali saranno le richieste della categoria?
«All'incontro col Prefetto ci saranno anche le cooperative. Bisognerà cercare di equilibrare le esigenze di tutti. Per noi è fondamentale risolvere il nodo traffico. L'ordine del giorno ha per oggetto "Riunione di comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica". Noi proveremo a portare avanti le nostre ragioni: adeguamento delle tariffe, ferme da prima del Covid e non allineate al carovita. Poi ricorderemo della piaga degli abusivi. Ben venga il "pugno duro" contro i furbetti delle auto bianche, come ha detto il sindaco Manfredi, ma chiediamo anche il pugno duro nei confronti degli autisti abusivi, che in questo momento a Napoli si stanno diffondendo in maniera incontrollata. Grazie a delle maxi-chat Whatsapp, c'è ormai una rete di abusivi anche al Vomero, nell'hinterland e in generale dove mancano i trasporti. Parlo di autisti senza alcun titolo che accompagnano pensionati a fare la spesa o ragazzini in discoteca. Un vero e proprio servizio taxi abusivo parallelo: diverse centinaia di auto che non lavorano più solo tra porto, aeroporto e stazione, ma ovunque. Speriamo che il Prefetto ci dia risposte. Siamo a un anno di distanza dalle barricate di Roma contro l'articolo 10 e l'ingresso delle multinazionali nel servizio di trasporto. Temiamo che ci sia l'intenzione di reintrodurle nel mercato. Se non otterremo garanzie, siamo pronti a nuove barricate per difendere i diritti lavorativi della nostra categoria». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino