Banche, finanziarie, carte revolving, interessi illegittimi: argomenti oggi di grande attualità che tengono in ansia parecchi risparmiatori, impauriti e non più...
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In particolare: era stata emessa una carta di credito revolving ad un tasso fisso pari al 15,36% ma la finanziaria aveva applicato arbitrariamente per tutta la durata del rapporto un tasso variabile dal 18 al 21%. La variazione è stata dichiarata inefficace dall’Arbitrato (ricorso n. 0262515/15) perché troppo sfavorevole al cliente, la cui esposizione debitoria è stata azzerata.
“La carta di credito era stata proposta da personale non abilitato e quindi il ricorrente ha avuto diritto alla restituzione di tutti gli interessi versati nel corso del rapporto: nel caso del nostro consumatore – ha precisato l’avvocato Carlo Claps, presidente di Aidacon – la finanziaria aveva fatto registrare a proprio favore interessi pari a circa 14mila euro. In pratica il cliente, che è un agente di polizia, aveva impiegato lo stipendio di un anno per pagare gli interessi maturati in dieci anni di utilizzo della carta di credito. Per la nostra Associazione che porta avanti battaglie in difesa degli utenti di banche e finanziarie, questa è una grande vittoria”.
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Il Mattino