Di concerto con il Comune di Napoli, il Teatro di San Carlo ha attuato una procedura di recupero e bonifica dello storico porticato attraverso un’operazione...
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«Abbiamo sollecitato il Comune che si è attivato per la risoluzione del problema – afferma il direttore generale del Teatro di San Carlo Emmanuela Spedaliere - Se prima del lockdown la situazione era in qualche modo gestibile, durante il blocco il problema si è complicato perché il numero dei senza fissa dimora che alberga sotto il porticato è aumentato in maniera significativa. Ringrazio dunque il Comune di Napoli per l’intervento e confido in una soluzione definitiva della problematica, la questione infatti è complessa e va risolta a monte, attraverso le politche sociali, parlando con queste persone e cercando di dare loro un’alternativa».
A dare impulso all’iniziativa anche Alessandra Clemente, assessore al patrimonio, ai lavori pubblici e ai giovani, che è intervenuta sul posto assieme ai servizi sociali, le unità di strada, NapoliServizi, Asìa e la polizia municipale, sottolineando la complessità di un problema sociale come quello dei senza fissa dimora che vivono nella zona tra il San Carlo e la Galleria Umberto I. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino