Temussi (Anpal Servizi): «Più inclusione nel lavoro»

Il manager: il progetto PUOI dimostra che la chiave per ottenere risultati è la sinergia tra istituzioni

Massimo Temussi, amministratore delegato di Anpal Servizi
«Il progetto PUOI dimostra che la chiave per ottenere risultati su un tema complesso come l’integrazione è la sinergia tra istituzioni, operatori del mercato...

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«Il progetto PUOI dimostra che la chiave per ottenere risultati su un tema complesso come l’integrazione è la sinergia tra istituzioni, operatori del mercato del lavoro, enti del terzo settore e aziende». Il presidente e amministratore delegato di Anpal Servizi, Massimo Temussi, commenta così i risultati di Protezione Unita a Obiettivo Integrazione, l’iniziativa attuata da Anpal Servizi e promossa dalla Direzione Generale “Immigrazione e politiche di integrazione” del Ministero del Lavoro che ha consentito di inserire nel mercato del lavoro oltre 1360 migranti in poco più di 3 anni. 


«Come Sviluppo Lavoro Italia, la nuova agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro che nascerà nel 2024 ereditando la storia, l’esperienza e le risorse umane di Anpal Servizi - aggiunge Temussi - abbiamo l’obiettivo di diventare il fulcro della rete per l’inclusione sociale e lavorativa e per l’autonomia delle persone. Oltre che dei migranti, anche delle fasce più vulnerabili». A questo proposito «stiamo già lavorando per ampliare la nostra azione su questo versante, con la finalità di coniugare l’integrazione con la risposta ai fabbisogni delle imprese, per trasformare la questione migratoria in un’opportunità per favorire l’autonomia e la dignità delle persone, combattere il mismatch tra domanda e offerta e contribuire allo sviluppo sostenibile del Paese».  


Partendo dall’esperienza di PUOI, «stiamo infatti stipulando una serie di accordi con organizzazioni internazionali - conclude Temussi - per rendere ancora più efficaci, profondi e incisivi i nostri progetti e i nostri interventi. Ed è proprio nell’ottica di un miglioramento continuo, e nel nostro ruolo di struttura tecnica di raccordo tra Ministero del Lavoro e Regioni, che punteremo ad utilizzare al meglio le risorse economiche del prossimo ciclo di programmazione pluriennale dei fondi europei».

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Il Mattino