Tensione in carcere a Secondigliano: sequestrati 4 telefonini, aggredito un detenuto

Ancora tensione in carcere. Questa volta a Napoli, nel centro penitenziario di Secondigliano, si registrano sequestri di cellulari e aggressioni. Lo denuncia Emilio...

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Ancora tensione in carcere. Questa volta a Napoli, nel centro penitenziario di Secondigliano, si registrano sequestri di cellulari e aggressioni. Lo denuncia Emilio Fattorello, segretario regionale del Sappe, che spiega: «Sono stati trovati due smartphone e due micro, con relativi accessori e caricabatterie, abilmente occultati due sotto le mattonelle del locale barberia e gli altri all'esterno del Reparto S3, quello dei detenuti del circuito Alta Sicurezza, appartenenti alla criminalità organizzata». Non solo. Un detenuto napoletano, accusato di omicidio, è finito nel mirino: è stato colpito «in maniera tanto violenta da far richiedere il ricovero a vista nel pronto aoccorso del Cardarelli, per la gravità delle lesioni riportate».

Fottorello spiega che questo episodi «si verificano ormai con frequenza quotidiana. Basti pensare che lo stesso centro di Secondigliano soffre di una enorme carenza di personale in organico. Mancano circa 180 unitànei diversi ruoli della polizia penitenziaria a fronte di 1200 detenuti, di cui ben 900 appartenenti al circuito di Alta Sicurezza». Interviene anche Donato Capece, segretario generale del Sappe, per rimarcare «la grave carenza di sicurezza delle carceri italiane: è quindi urgente colmare il “gap” tra la dotazione prevista e quella effettivamente in servizio, ben cinquemila unità in meno».

 

 

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Il Mattino