Frittour, 4 immigrati avviano un’attività grazie al progetto AgriSocial Street Food

I ragazzi del progetto AgriSocial Street Food a Vinalia
Teresa viene dal Senegal, Salif dal Burkina Faso, Zaidi è nato e vissuto in Tunisia e Mostafa arriva dall’Egitto: hanno tra i 18 e i 30 anni e alle spalle storie...

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Teresa viene dal Senegal, Salif dal Burkina Faso, Zaidi è nato e vissuto in Tunisia e Mostafa arriva dall’Egitto: hanno tra i 18 e i 30 anni e alle spalle storie sempre troppo simili le une alle altre; storie di fughe, di guerre, di povertà estrema e reale. Storie che li accomunano ai tantissimi immigrati che arrivano in Italia pieni di una speranza che subito muore: la speranza di una vita migliore che però spesso è solo un’illusione. Una volta arrivati in quella che per loro è la “Terra Promessa”, devono, infatti, fare i conti con i pregiudizi e il razzismo dilaganti, con le cattiverie e i soprusi di chi si sente migliore. Ma spesso, per fortuna, non vuol dire sempre e qualche volta un sogno troppo azzardato anche solo per essere immaginato, si avvera: Teresa, Salif, Zaidi e Mostafa sono arrivati a Napoli stanchi e provati dalle tantissime sofferenze ma qui hanno trovato le mani tese degli operatori del Consorzio Co. Re. che, grazie al progetto finanziato da Fondazione con Il Sud, li hanno aiutati ad avviare una propria attività imprenditoriale facendo sì che l’inclusione sociale passasse da quella lavorativa. Dai laboratori di cucina al food truck, con Frittour, ed ora sino a Vinalia: è il percorso di Agrisocial Street Food, entrato nel vivo nel 2021. Salid, Zaidi e Mostafa lavorano in loco mentre Teresa si dedica ai panetti che arrivano sul carretto e che poi vengono venduti. Obiettivo, dunque, l’integrazione attraverso il lavoro, insegnato sul campo e con la collaborazione anche dei protagonisti del settore come lo chef Andrea Di Martino. E proprio in questi giorni il camioncino di Frittour, fa tappa a Guardia Sanframondi dove sino al prossimo 10 agosto, si tiene la 29esima edizione di Vinalia, rassegna enogastronomica promossa dal Circolo Viticoltori e organizzata dal Comitato Vinalia che quest’anno ha scelto come tema il “Conforto”. Lo Street Food dunque, come occasione di inclusione sociale e lavorativa per persone immigrate, che, dopo un percorso di formazione e di job experience, della durata di 6 mesi, avviano un’attività imprenditoriale.


Il percorso di Agrisocial Street Food per realizzare un’inclusione lavorativa che corrisponda realmente ad una vera e propria inclusione sociale, passa attraverso “Il viaggio del gusto” in tre regioni, Campania,
Calabria e Puglia, per regalare un’esperienza culinaria, genuina e sana, coniugando la bontà della proposta enogastronomica alle finalità sociali.

«È importante per noi riuscire a promuovere l’inclusione sociale attraverso quella del lavoro», spiega Giovanpaolo Gaudino, Presidente del Consorzio Co.Re., «e partecipare a rassegne del settore come questa consente ai nostri ragazzi di toccare con mano l’attività e soprattutto farsi conoscere grazie alle migliaia di persone che ogni anno visitano la rassegna. I ragazzi coinvolti hanno vite difficili alle spalle, che spesso non riusciamo neppure ad immaginare. Lasciano le famiglie e spesso mariti, mogli e figli nei loro paesi di origine per tentare una vita nuova. Ne arrivano tantissimi qui a Napoli, e noi con le nostre cooperative cerchiamo di fare il possibile per aiutarli. Per loro l’emozione è tanta», conclude Gaudino, «ma anche la passione e soprattutto la voglia di fare lo sono e questo è ciò che ci rende più fieri e convinti che sia la strada giusta».

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Il Mattino