Terme di Agnano, c'è il contratto con New.Co: salvi posti di lavoro

Terme di Agnano, c'è il contratto con New.Co: salvi posti di lavoro
È stato stipulato il contratto di fitto d'azienda del complesso termale Terme di Agnano tra la società «Terme di Agnano spa» in liquidazione,...

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È stato stipulato il contratto di fitto d'azienda del complesso termale Terme di Agnano tra la società «Terme di Agnano spa» in liquidazione, società il cui socio unico è il Comune di Napoli, e la società New.Co Terme di Agnano srl, aggiudicataria della gara d'appalto. La data di decorrenza del fitto d'azienda è prevista per il 1° agosto 2016. I 59 dipendenti che risultano in forza a «Terme di Agnano spa» in liquidazione passeranno alle dipendenze della New.Co, senza alcuna interruzione dei rispettivi rapporti di lavoro, con conservazione di tutti i diritti. Inoltre, con l'incasso della prima annualità anticipata, la società «Terme di Agnano spa» ha corrisposto tutti gli stipendi maturati negli ultimi 6 mesi che le maestranze trasferite aspettavano dallo scorso gennaio. Sono previsti investimenti per oltre 16 milioni di euro, 8 dei quali nella prima fase, e un canone annuo di 302mila euro oltre Iva. La maggior parte degli investimenti previsti verranno realizzati durante i primi 3 anni di gestione.


La nuova società, che potrà sfruttare il marchio «Terme di Agnano», gestirà il complesso alberghiero, il complesso benessere, le aree verdi esterne e l'area agricola, il complesso sanitario, le sorgenti di acque minerali, l'area archeologica, la palazzina ex Inalazioni e la palazzina ex fanghi di prima classe. «Siamo soddisfatti di aver concluso un periodo tortuoso, che vedrà finalmente il rilancio di una delle eccellenze naturali della nostra città», dichiara l'assessore al Bilancio del Comune di Napoli Salvatore Palma. Per l'assessore al Lavoro del Comune di Napoli, Enrico Panini, si tratta di «una giornata storica» perché «le Terme torneranno a essere gioiello unico e tutti i posti di lavoro sono stati salvati. A Napoli dimostriamo che si può rilanciare un'impresa senza penalizzare il lavoro e i lavoratori».
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Il Mattino