Potranno essere smaltite anche attraverso la messa in sicurezza «in situ» le ecoballe accumulate in Campania tra il 200 e il 2009: quindi torna l'ipotesi di coprire la...
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La nuova norma prevede una serie di novità. La prima: l'approvazione di un cronoprogramma da inviare al governo e ai ministeri competenti che avranno venti giorni per esaminarlo prima di spedirlo a Bruxelles nella speranza di bloccare almeno la multa 120 mila euro al giorno che già stiamo pagando: nulla da fare, invece, per evitare di sborsare la cifra forfettaria di 20 milioni prevista dalla sentenza.
Già ieri la giunta si è riunita, come si legge in un comunicato della stessa Regione, e ha approvato il primo stralcio operativo. Gli atti di gara per il trasferimento fuori Regione del trenta per cento dei 6 milioni di tonnellate di rifiuti impacchettati sono già stati inoltrati all'attenzione dell'Autority anticorruzione guidata da Cantone: appena saranno validati sarà pubblicato il bando. Bisognerà poi appaltare i trasporti e lo smaltimento presso impianti, anche di termovalorizzazione, in Italia o all'estero.
Svuotare almeno una parte delle piazzole è il primo obiettivo da raggiungere, anche perché così si eviterà di continuare a sborsare cifre esorbitanti per gli affitti. Basti pensare che secondo la commissione ecomafie, se non ci saranno i necessari interventi, in undici anni si spenderanno 240 milioni di euro. La Regione quindi dovrà anche provvedere alla bonifica, alla riqualificazione ambientale e al ripristino dello stato dei luoghi in tempi brevi: una corsa contro il tempo. Per questo primo step sono stati stanziati 70 milioni.
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Il Mattino