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Telefonate quasi raddoppiate ai vigili del fuoco nei giorni successivi agli eventi sismici per verificare la presenza di danni agli edifici dopo il terremoto. E personale potenziato nell’area flegrea per effettuare tutte le verifiche richieste sia a strutture private che strutture pubbliche. È il lavoro messo in campo dai vigili del fuoco in questi giorni in cui nell’area flegrea, a Napoli e in provincia, c’è timore per lo sciame sismico che sta coinvolgendo l’area. Soprattutto dopo la scossa tra martedì e mercoledì, le chiamate al 115 per effettuare verifiche alle strutture sono state molte di più di quante se ne registrano normalmente. La buona notizia, però, è che nessuna delle verifiche effettuate dai pompieri ha messo in luce la presenza di particolare criticità.
La priorità, nelle verifiche strutturali successive agli eventi sismici di questi giorni, è stata data alle scuole. I controlli sono stati effettuati in tutti gli istituti di Pozzuoli per allargarsi, man mano, all’intera area flegrea, compresa quella che fa riferimento al Comune di Napoli. Per quanto riguarda tutte le altre strutture, invece, si procede per segnalazioni. A spiegare le modalità con cui si stanno effettuando i controlli è Salvatore Flocco, consigliere comunale di Napoli in quota Movimento 5 Stelle e consigliere metropolitano delegato alla Protezione civile. «I vigili del fuoco hanno moltiplicato le verifiche allo stato di salute degli edifici rispondendo a tutte le segnalazioni. E abbiamo controllato tutte le scuole. C’è la massima attenzione da parte di tutti. Inutile creare allarmismo, ma è necessario fare tutte le verifiche del caso», spiega Flocco che prima ancora che esponente politico è vigile del fuoco di professione.
L’obiettivo, però, è di aumentare i controlli da effettuare. A dirlo è lo stesso sindaco Gaetano Manfredi che venerdì aveva spiegato: «Adesso faremo anche degli aggiornamenti per avere strumenti molto più solidi di gestione rispetto a quelli già molto qualificati che abbiamo. Credo che la necessità sia di mantenere alta l’attenzione, monitorare gli edifici. Mi sono sentito con la Protezione civile nazionale, sono stati definiti interventi importanti e questo è un lavoro che si farà nelle prossime settimane». In effetti il ministro Nello Musumeci ha prestato attenzione sul tema annunciando una serie di interventi. L’intenzione annunciata dall’Esecutivo è quella di predisporre un provvedimento di legge, con procedure semplificate. In particolare, «si pensa ad un piano straordinario di analisi della vulnerabilità delle zone edificate, sia per il pubblico che per il privato». Insomma: l’attenzione allo stato di salute degli edifici sarà aumentata.
Ma non solo. Altro aspetto a cui si presterà particolarmente attenzione è quello della comunicazione: il Governo immagina «un piano di comunicazione alla popolazione e di esercitazioni di protezione civile, con il coinvolgimento di volontari». E anche in consiglio comunale c’è chi preme su questo tasto. È il caso di Nino Simeone, presidente della commissione Infrastrutture, che ha convocato per mercoledì una riunione ad hoc a cui sono stati invitati l’assessore alle Infrastrutture Edoardo Cosenza, l’assessore all’Istruzione Maura Striano, il comandante della Polizia Municipale Ciro Esposito e tutte le associazioni di volontariato che si occupano di protezione civile sul territorio cittadino.
«L’obiettivo di questo incontro sarà quello di raccogliere le idee e mettere a punto una seria e capillare campagna di comunicazione in tutte le scuole napoletane e presso i luoghi di lavoro, per informare i cittadini, partendo dai ragazzi, su quali siano i corretti comportamenti da adottare nell’eventualità di altri eventi sismici, sia individualmente, sia in famiglia», dice Simeone spiegando il motivo della convocazione della riunione. «Ritengo fondamentale che vi sia un migliore coordinamento tra i vari soggetti coinvolti nella gestione delle emergenze. Lo scopo di questa riunione, senza voler creare alcun allarmismo, vuole appunto essere quella di condividere le informazioni tra la protezione civile comunale, la giunta, il consiglio comunale, le associazioni di protezione civile accreditate e gli organi scientifici nazionali e regionali», chiosa Simeone.
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