Terrorismo, l'appello di de Magistris 37 anni dopo: «Fare piena luce su omicidio Ammaturo»

Terrorismo, l'appello di de Magistris 37 anni dopo: «Fare piena luce su omicidio Ammaturo»
«A distanza di tantissimo tempo, la verità su una vicenda così inquietante non è venuta fuori nel suo complesso e nella sua pienezza». Lo ha detto...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
«A distanza di tantissimo tempo, la verità su una vicenda così inquietante non è venuta fuori nel suo complesso e nella sua pienezza». Lo ha detto Luigi de Magistris, sindaco di Napoli, in occasione della decima edizione del Premio Ammaturo, parlando dell'omicidio di Antonio Ammaturo, vicequestore della Polizia di Stato, ucciso dalle Brigate Rosse, il 15 luglio dell'82, assieme all'agente Pasquale Paola.




«Furono ammazzati in un momento molto torbido della Repubblica - ha affermato - quando si intrecciavano rapporti criminali perversi tra criminalità organizzata, camorra nello specifico, Brigate Rosse, servizi segreti deviati». «È il periodo del dopo terremoto - ha ricordato - dei grandi interessi famelici e delle commissioni tra politica, affari e criminalità organizzata». «Credo che un poliziotto così coraggioso e così competente - ha sottolineato - evidentemente aveva messo le mani in intrecci che non potevano essere disvelati». «Credo che sia uno di quegli omicidi eccellenti di quell'epoca storica della Repubblica - ha concluso - e che se non si fa piena luce nella storia della Repubblica è un po' come avere la stessa Repubblica malata, non potrà mai essere una Repubblica forte, nella sua pienezza». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino