Espulso dal territorio italiano per attività terroristica un pakistano di 38 anni residente a Sarno. L'operazione è stata effettuata dagli agenti della sezione...
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Il pakistano è sospettato di essere inserito in un network operativo composto da soggetti noti per aver assunto posizioni religiose radicali di fede sciita e coinvolti in attività ricognitive propedeutiche allo svolgimento di azioni violente. Inoltre risultava intraneo a un'organizzazione dedita allo spionaggio e collegata alle milizie iraniane, volta alla realizzazione di atti terroristici sul territorio italiano.
Le attività investigative condotte dal Servizio Centrale Antiterrorismo della Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione e dalla Digos della Questura di Salerno, sotto il coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo della Procura della Repubblica di Salerno, non avevano consentito di individuare l'uomo nel Salernitano, provincia dalla quale si era allontanato dalla scorsa estate, facendo perdere le proprie tracce. Tuttavia le indagini hanno permesso di individuare sia l'abitazione presa in affitto a Sarno che alcuni soggetti con i quali era risultato essere stato in contatto in quel territorio. Non appena è sbarcato a Napoli, è stato bloccato e gli sono stati notificati il provvedimento del ministro dell'Interno ed il decreto di revoca del permesso di soggiorno emesso dal Questore di Salerno il 23 ottobre 2017. Gli agenti hanno anche provveduto a ritirargli i documenti italiani in suo possesso (carta di identità rilasciata dal comune di Sarno e permesso di soggiorno revocato).
Espletate tutte le formalità allo straniero è stato notificato un respingimento alla frontiera, e, contestualmente, è stato riaccompagnato a bordo dello stesso aereo con il quale era giunto in Italia, ripartito poi alla volta di Istanbul. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino