Terze dosi per fragili e immunodepressi: pioggia di chiamate al numero verde di Asl Napoli 1 e Ordine dei Medici

Terze dosi per fragili e immunodepressi: pioggia di chiamate al numero verde di Asl Napoli 1 e Ordine dei Medici
Terze dosi per pazienti fragili e immunodepressi: pioggia di chiamate al numero verde di Asl Napoli 1 e Ordine dei Medici (800954427) attivo dalle 9 alle 14 dal lunedì al...

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Terze dosi per pazienti fragili e immunodepressi: pioggia di chiamate al numero verde di Asl Napoli 1 e Ordine dei Medici (800954427) attivo dalle 9 alle 14 dal lunedì al venerdì. Una linea messa a disposizione dallo scorso gennaio e gestito da 85 medici ospedalieri ed universitari, per la maggior parte primari in pensione, sotto l’egida dell’Ordine dei medici di Napoli guidato da Bruno Zuccarelli. 


Come era prevedibile, al via del programma vaccinale per 52 mila persone da raggiungere per la somministrazione di una terza dose aggiuntiva di vaccino Anticovid (dai trapiantati in terapia anti rigetto ai pazienti in attesa di un nuovo organo, dagli oncologici in cura anticancro ai dializzati, dai pazienti affetti da malattie autoimmuni ai malati di Aids), vi è stato un forte incremento delle chiamate rispetto alle ultime settimane, che hanno appunto riguardato in gran parte (70 per cento) quesiti inerenti la terza dose. I soggetti che rientrano nelle dieci categorie identificate dal ministero per accedere alla dose aggiuntiva hanno chiesto dove e quando andare per vaccinarsi. A Napoli gli accessi sono liberi e senza prenotazioni nei tre centri vaccinali della Mostra d'Oltremare, della ex Fagianeria al Bosco di Capodimonte e della Stazione marittima e in tutti i distretti sanitari di base dalle ore 9 alle 14. Al centro vaccinale ogni paziente dovrà firmare una autocertificazione in cui viene attestato il titolo a ricevere il richiamo. 

Dubbi e incertezze da chiarire anche per molti soggetti fragili oltre 70enni e ottantenni che si sono sincerati su tempi e modi per ottenere anch'essi la terza dose. In effetti in queste categorie la terza dose è stata posticipata ad una fase successiva. In Campania la priorità è stata data per ora, nelle fasce di anziani, ai residenti nelle Rsa, una platea di circa 10 mila anziani fragili. Molti soggetti allettati hanno chiesto come fare per ottenere la terza dose a domicilio. Un problema quest'ultimo irrisolto che passa per la responsabilità dei medici di medicina generale vaccinatori (a Napoli 190 su 500). 


Il resto delle telefonate, circa il 30 per cento, hanno invece riguardato il Green pass. C'è chi ha avuto il Covid e chiede quando potrà fare la dose di richiamo (unica) del vaccino. La inoculazione di richiamo nei guariti in base alle linee guida dell'Istituto superiore di sanità può essere fatta entro 6 mesi sulla base dell'ultimo tampone positivo. Oltre i 9 mesi va fatta un ciclo completo di due dosi di vaccino. C'è poi chi non ha mai fatto un tampone positivo ma a un esame del sangue risulta positivo agli anticorpi. E' questo il caso di asintomatici mai classificati tra i guariti. Molti centri vaccinatori, in effetti, non avendo alcuna segnalazione in piattaforma non classificano tra i guariti questi soggetti mentre in realtà vanno trattati a tutti gli effetti come guariti e dunque sottoposti, sotto la responsabilità del medico vaccinatore a cui spetta il compito di registrarli in piattaforma come guariti, ad un'unica dose di richiamo. C'è infine chi chiede dove si svolgono gli open day e in quali orari. In generale la collaborazione degli addetti delle Asl di Napoli e provincia per fornire gli operatori del call center delle informazioni operative e amministrative necessarie per sciogliere questi dubbi è molto scarsa. Molte anche le richieste per avere l'esenzione dal green pass per motivi di salute in vista della obbligatorietà, dal 15 ottobre, per i lavoratori del settore pubblico e privato.  E ancora, la vaccinazione in gravidanza. Telefonate in questo caso effettuare da donne in attesa di un bambino che chiedono come regolarsi. La vaccinazione, antiCovid come è noto non solo può essere fatta in gravidanza ma è anche consigliata visto l'alta incidenza di casi di infezioni tra donne in attesa non vaccinate con casi gravi e letali, di cui si soni occupate le cronache di questi giorni, in donne giovani e tanti parti fortemente prematuri. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino