I tesori nascosti degli Scavi di Pompei ritrovano la luce su Instagram

I tesori nascosti degli Scavi di Pompei ritrovano la luce su Instagram
L'hashtag #TesoriNascosti della città sepolta è virale. Il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna ha voluto  regalare ai turisti social gli...

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L'hashtag #TesoriNascosti della città sepolta è virale. Il direttore del Parco Archeologico Massimo Osanna ha voluto  regalare ai turisti social gli affreschi vietati al pubblico. Menade e Sileno, raffigurati in un quadretto a fondo nero, affresco in IV stile, emerge dai depositi di casa Bacco e vede la luce attraverso Instagram. Il post infiamma il web e l'immagine è virale.


Il ben più noto affresco simile, con protagonisti Menade, Sileno ed Ermafrodito datato  I sec. dopo Cristo, ma a sfondo pornografico è conservato  a Napoli presso il Museo Nazionale, proveniente dalla domus di M. Edipus Sabin us dalla parete del tablino -  Regio IX, Insula 1, civico 22 -. Il dipinto parietale è stato realizzato con la stessa tecnica, IV stile pompeiano, utilizzata per realizzare l'opera Menade e Sileno conservata tra i tesori nascosti di casa Bacco. L'affresco venne staccato e inserito nella collezione pornografica del Museo Nazionale di Napoli per la raffigurazione di un Ermafrodito itifallico, che seduto su uno sgabello presso un altare, solleva con mano destra un lembo del manto e con l'altra mano si aggrappa alla barba del vecchio Sileno che gli sta alle spalle e si china a guardarlo. Una Menade con tirso e timpano, solleva un kantharos forse per offrire il satyrion al giovane androgino. Il rosso cupo del mantello contro cui risalta il biancore delle carni di Ermafrodito, e l'espressione di libidinosa cupidigia del satiro dalla carnagione rubizza, si ritrovano nella identica composizione della Casa dei Vettii dalla quale per mancanza di spazio fu tolta la Menade, cui allude il tirso poggiato accanto a Ermafrodito. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino