Università Federico II di Napoli, serve il green pass per partecipare ai test di ammissione

Università Federico II di Napoli, serve il green pass per partecipare ai test di ammissione
Partono mercoledì 1 settembre all'Università Federico II di Napoli i test di ammissione ai corsi a numero chiuso. Potranno sedersi ad affrontare le prove nel...

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Partono mercoledì 1 settembre all'Università Federico II di Napoli i test di ammissione ai corsi a numero chiuso. Potranno sedersi ad affrontare le prove nel complesso di Monte Sant'Angelo a Fuorigrotta soltanto gli studenti con il green pass o chi porterà un tampone delle ultime 48 ore negativo. I primi a partire saranno i 1920 esaminandi che tentano di entrare a medicina veterinaria, mentre venerdì toccherà ai 4327 aspirandi a entrare a Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria a cui quest'anno si è aggiunto anche il nuovo corso di Medicina e Chirurgia Tecnologica, mentre ci sono 696 candidati ai posti in Medicina e Chirurgia in inglese.

L'ateneo partenopeo, seguendo la normativa del ministero dell'Università, ha organizzato un ingresso che prevede il controllo del green pass, con distanziamento nelle file e un'ampia disponibilità di aule a Monte Sant'Angelo che garantirà la distanza durante i test che dureranno in tutto quattro giornate. Gli studenti dovranno anche portare una autocertificazione in cui affermano di non aver avuto contatti a rischio nei giorni precedenti e ovviamente non potranno essere accompagnati: dai cancelli del complesso universitario passeranno solo loro.

Intanto l'ateneo napoletano sta anche organizzando il ritorno alle lezioni di tutte le facoltà che saranno in presenza ma che ovviamente potranno essere frequentate solo da chi ha il green pass o da chi porta ad ogni lezione un tampone delle 48 ore precedenti. Per gli studenti no vax o per chi ha il covid ci sarà la dad che però coprirà solo il 30% delle ore di lezione che si svolgeranno in aula, ma l'ateneo precisa che agli studenti che si trovano in condizioni di difficoltà, fisiche o anche psicologiche determinate dalla pandemia, sarà garantita la massima partecipazione alle attività formative. Le attività didattiche che si svolgono sotto forma di attività laboratoriali si tengono esclusivamente in presenza in gruppi numericamente compatibili con la capienza dei locali, se necessario, al fine di assicurare la partecipazione a tutti gli studenti, le attività saranno replicate più volte ricorrendo a contratti di didattica integrativa. 

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Il Mattino