Campane a lutto, lacrime, l'eterno riposo recitato in chiesa e il grido di don Ciro Cozzolino: «Questa terra è macchiata da sangue innocente. Vogliamo giustizia...
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«Piangiamo per i nostri morti: Giacomo, Edy, Marco, Pina, Pasquale, Anna e i loro piccoli, Chicca e Salvatore - così dall'altare il parroco, don Ciro Cozzolino, che ha organizzato una veglia di preghiera per le vittime all'interno di una chiesa gremita e commossa - . Piangiamo anche per la nostra terra ferita. Dio l'ha data a noi non per farcene proprietari, ma suoi custodi. Proteggiamola». È per questo che i partecipanti alla veglia, tra di loro molti parenti delle vittime, hanno ricevuto un sacchetto di terreno scuro da portare a casa: è un simbolo.
Così come il "cero della speranza", acceso in chiesa alle 7 in punto dal prete: "Speranza che giustizia venga fatta". Terminata la veglia, ai cittadini è stato distribuito un segnalibro. Sopra, impressa c'è una foto: è l'immagine della silenziosa folla dei 5mila, che lo scorso 12 luglio hanno attraversato Torre Annunziata con una fiaccola in mano. Dietro al segnalibro, don Ciro ha stampato pure un Salmo. Il numero 93, recita così: "Dio che fai giustizia: mostrati!".
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Il Mattino