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L'estate volge al termine ma le temperature ancora calde hanno spinto i bagnanti, anche in questo ultimo fine settimana di agosto, a recarsi a mare. Tutto esaurito ieri negli stabilimenti balneari del lungomare, i cui titolari, grazie anche ai valori record segnati dal termometro negli ultimi due mesi, hanno potuto attenuare la falsa partenza di giugno, quando le strutture di Litoranea e zona Calastro-La Scala non hanno potuto ultimare l'allestimento a causa di una diatriba burocratica che ha costretto i responsabili ad inseguire il genio civile in merito agli incartamenti per le autorizzazioni antisismiche.
«L'allestimento programmato per maggio sottolinea Fausto Lunella, presidente della cooperativa Mare Nostrum che raggruppa una buona parte delle attività economiche del litorale è slittato a giugno inoltrato, costringendoci non solo a fare le corse, ma anche portandoci a sostenere spese impreviste per incartamenti mai effettuati finora. A giugno dunque abbiamo segnato una forte flessione negli introiti, in parte recuperata a luglio e in particolare ad agosto, quando le cose sono andate meglio».
Ad aiutare gli stabilimenti, i dati sulla qualità delle acque del mare: mai come quest'anno il responso dei prelievi periodici dell'Arpac ha segnato un trend positivo.
Restando agli stabilimenti cittadini, il presidente di Mare Nostrum traccia un bilancio anche sulle presenze: «Per il 60% si tratta di soggetti di fuori città. Personalmente spiega Lunella, che è titolare del lido Tritone ho avuto gente dal Beneventano, dall'Avellinese, dal Nolano oltre che da città più vicine. E anche stranieri. Tutti entusiasti del nostro mare e dei servizi offerti. I torresi? Tante volte criticano, specie sui social e spesso con profili fake. Non siamo profeti in patria e questo ce ne dispiace. Ma a rammaricarci in particolare è il fatto che le critiche sul mare e gli inviti a non venire vengono tante volte proprio dai nostri concittadini».
Si pensa già al futuro: è il caso del piano di ripascimento delle spiagge, che prevede la collocazione di nuove barriere di protezione su alcuni dei punti più esposti. «Un intervento del quale spiega il primo cittadino insieme al collettamento delle acque reflue, beneficeranno tutti i torresi e chi da altre città si reca presso le aree pubbliche e i lidi attrezzati, i cui titolari anche quest'anno, nonostante le iniziali difficoltà, hanno svolto un lavoro eccellente".«La sera la Litoranea è spenta chiosa Fausto Lunella sia perché non ci sono mezzi che collegano la zona, sia per la mancanza di attrazioni, anche solo bancarelle. Manca poi la possibilità di accogliere chi vuole restare in Litoranea: a me è capitato che una famiglia di Sant'Antimo avrebbe voluto soggiornare per più settimane, ma trovare un alloggio economico e duraturo è impossibile. Un'idea potrebbe essere sfruttare le aree private poste a monte dei binari delle ferrovie, magari permettendo agli imprenditori di montare prefabbricati smontabili tra aprile e fine settembre o di realizzare aree di sosta per roulotte».
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Il Mattino