Angela è ancora in ospedale, per cui i funerali sono rinviati a quando la piccola sarà dimessa: anche lei e Mario, soprattutto lei e Mario vorranno dire addio alla...
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«Che pena, l’angoscia si allunga per la povera Imma, ci stringiamo a Giovanni costretto a seppellire la moglie senza poter crollare - dicono gli amici - Non può crollare, non può: deve restare forte per i bambini». «Quest’attesa nel dolore è pesantissima - commentano i vicini di casa - È una scelta sofferta ma giusta, Giovanni è stato un bravo papà e non ha abbandonato i figli neanche quando il cuore gli è esploso per il dolore». Probabilmente la cerimonia funebre si terrà sabato, alla vigilia di un giorno davvero particolare: domenica prossima Imma avrebbe compiuto 43 anni, se solo il muro d’acqua e fango franato giù dalle gole del Pollino non l’avesse ammazzata. «La sua tragica morte ferisce nuovamente Torre del Greco e ci fa pensare. L’acqua nella gola del Raganello non doveva scendere così: inondazioni, rifiuti, incendi e ponti crollati sono le conseguenze dei nostri peccati ecologici», sostiene don Federico Battaglia, sacerdote di Torre del Greco e amico stretto della donna. Una lezione di ambientalismo che a giudizio di don Federico spiega anche l’altra catastrofe di questo agosto, la strage di Genova, che ha ucciso Matteo Bertonati, Antonio Stanzione, Gerardo Esposito e Giovanni Battiloro, ragazzi di Torre del Greco tra i 26 e i 29 anni che andavano in vacanza, proprio come Imma.
«La conoscevo molto bene, abbiamo lavorato insieme con tanti minori a rischio della parrocchia di Santa Maria del Popolo - la testimonianza di don Federico - Imma ha seguito diversi casi pro-bono». Bambini difficili senza genitori, donne maltrattate dai mariti, famiglie povere bisognose di assistenza ma impossibilitate a pagare un legale: «Ne ha aiutati tanti come avvocato e come madre, in silenzio. Era una donna caritatevole, l’ho capito subito quando l’ho conosciuta». Cinque anni fa, quando i Sarnataro-Marrazzo si trasferirono a corso Vittorio Emanuele «ho benedetto la casa nuova e avuto Angela e Mario al catechismo: una famiglia perbene, sono sempre stati genitori attenti e premurosi».
Li ricordano anche i colleghi dell’associazione forense Enrico De Nicola: «Un dolore improvviso, una morte ingiusta per la nostra dolce Imma. Caro Giovanni, vivi per i tuoi bimbi». Leggi l'articolo completo su
Il Mattino