Torre del Greco, vie come discariche: dopo quella politica ecco la crisi rifiuti

Torre del Greco, vie come discariche: dopo quella politica ecco la crisi rifiuti
Mentre i consiglieri di maggioranza litigano per spartirsi le deleghe della giunta, azzerata dal sindaco Giovanni Palomba due settimane fa e non ancora nominata, la città...

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Mentre i consiglieri di maggioranza litigano per spartirsi le deleghe della giunta, azzerata dal sindaco Giovanni Palomba due settimane fa e non ancora nominata, la città ricomincia a riempirsi di rifiuti. D'altronde, le prime avvisaglie di crisi a metà dicembre si sono avute proprio con lo scontro in maggioranza sulla realizzazione del centro servizi Nu nell'ex mercato Ortofrutticolo di viale Sardegna. Malumori determinati dal fatto che non tutti gli alleati concordassero sull'indirizzo dell'amministrazione di utilizzare il sito come unico centro servizi e raccolta (al posto dei due centri raccolta e un centro servizi come da capitolato); procedura su cui la dirigenza sta comunque procedendo. Tra l'altro, fra i nodi che impediscono di trovare una quadra per delineare il nuovo esecutivo ci sarebbe proprio la patata bollente dell'assessorato ai Rifiuti, finora affidato all'ex sindaco di Cicciano Raffaele Arvonio che aveva già pronte le dimissioni prima dell'azzeramento, che nessuno dei consiglieri vorrebbe. Infatti, non è ancora chiaro se il nuovo sostituto di Arvonio (in quota ai consiglieri Carmela Pomposo e Simone Gramegna) sarà un tecnico, come più volte trapelato dalle intenzioni del sindaco. Tuttavia, l'affaire rifiuti resta il più delicato per questa amministrazione che già ha cambiato tre assessori (prima l'ex questore salernitano Pietro De Rosa, poi l'ex assessore sangiorgiese Giovanni Marino ed ora Arvonio). Superata in parte le crisi della raccolta dei mesi scorsi, anche a causa degli scioperi dei netturbini contro alcuni dei quali la Buttol sta prendendo provvedimenti con delle sospensioni e c'è anche il rischio licenziamento, ora la criticità è determinata dai punti di sversamento abusivi. 

Da un monitoraggio degli uffici tecnici emerge che tra centro e periferia se ne contano almeno 80. Si tratta di vere e proprie discariche abusive dove i rifiuti non vengono differenziati e, per di più, si abbandonano anche ingombranti che andrebbero smaltiti chiamando al numero verde. I punti più colpiti: via Teatro dove ci sono le storiche piazzette, il ponte di via Marconi, l'incrocio tra via Circumvallazione e via Sedivola, quello tra via Piscopia e via Falanga, via San Giuseppe alle Paludi, piazza Luigi Palomba, via Nazionale all'altezza del Palazzone (persino nei pressi delle scuole) e le strade interne al parco nazionale del Vesuvio come via Pisani, via Ruggiero, via Montagnelle e via Sopra ai Camaldoli. 

Tra i motivi, oltre alla palese inciviltà, probabilmente anche la mancanza di centri raccolta che secondo il nuovo piano industriale dovevano essere insediati uno in centro e l'altro in periferia. Ma a giugno scorso c'è stato il nuovo indirizzo dell'assessorato di orientare le progettazioni solo sull'ex mercato ortofrutticolo. «Noi stiamo andando avanti con le procedure- ha detto la dirigente alla Nu, Claudia Sacco - attendiamo solo i pareri degli organi preposti. Il centro servizi, finanziato con i fondi della Città Metropolitana, sarà centro raccolta e servizi al cittadino (infopoint, distribuzione kit) e non cantiere per la ditta come molti pensano erroneamente. La realizzazione servirà a risolvere anche il problema delle discariche abusive, che monitoriamo costantemente. Con la raccolta differenziata abbiamo chiuso l'anno al 40%». La mancanza, comunque, di telecamere di videosorveglianza e di personale per poter effettuare controlli più serrati rimane comunque un handicap».
 

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Il Mattino