Torre del Greco, abusi edilizi: a processo politici, vigili urbani e dirigenti

Torre del Greco, abusi edilizi: a processo politici, vigili urbani e dirigenti
Nuova tegola sull'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba. Luigi Mele, consigliere delegato ai rifiuti, è stato rinviato a giudizio. Non è...

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Nuova tegola sull'amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba. Luigi Mele, consigliere delegato ai rifiuti, è stato rinviato a giudizio. Non è un fulmine a ciel sereno quello che si è abbattuto sull'ex assessore ai Lavori pubblici dell'amministrazione Borriello, sconfitto al ballottaggio nel 2018. Mele infatti era finito in un'inchiesta che nel luglio del 2019 aveva portato all'iscrizione nel registro degli indagati di imprenditori, professionisti, dirigenti e dipendenti comunali: in tutto quindici persone, adesso finiti a processo, con prima udienza fissata per il prossimo 16 settembre.


Mele lo scorso anno era passato in maggioranza, stringendo un accordo con Palomba e soprattutto accettando la sfida (per ora persa visti i risultati) di dare una svolta a uno dei settori maggiormente al centro di polemiche, quello dell'igiene urbana.

La vicenda che ha portato alla richiesta di rinvio a giudizio da parte del gip di Torre Annunziata Valeria Campanile riguarda una serie di presunti abusi edilizi individuati nella zona compresa tra via Cavallo e via Circumvallazione, quella dove insistono immobili di alcuni familiari del consigliere comunale. Non è un caso che tra le persone destinate a difendersi a processo ci sia anche uno dei fratelli dell'ex assessore ai Lavori pubblici, Achille Mele, imprenditore del settore automobilistico molto noto non solo a Torre del Greco. All'epoca dei fatti si parlò di interventi legati a una piscina realizzata senza alcuna autorizzazione, oltre ad altri lavori che - è l'ipotesi formulata dagli inquirenti - sarebbero stati «coperti» da chi era stato chiamato a verificare la veridicità delle accuse contenute nelle denunce giunte anche in forma anonima al Comune.

L'inchiesta investe anche dipendenti dell'ente e vigili urbani, alcuni dei quali nel frattempo andati in pensione. Tra questi l'ex responsabile del servizio antiabusivismo di palazzo La Salle Maria Sollo e i tecnici Antonio Di Simone e Piero D'Alesio. Rinviati a giudizio anche tre ex dirigenti comunali: Mario Pontillo, Giovanni Mennella e Michele Sannino (tutti oggi non più titolari di posizione dirigenziale, per scelta dell'amministrazione o per essere andati in pensione). Avrebbero - è sempre ciò che gli inquirenti hanno ricostruito - concesso permessi che secondo i magistrati non dovevano essere rilasciati. Coinvolti inoltre tre agenti della polizia municipale (Michele Raiola, Stefano Napolitano e Ferdinando Noce) che per gli inquirenti avrebbero attestato situazioni non corrispondenti alla realtà in occasione dei sopralluoghi per i quali erano stati incaricati. Chiudono l'elenco delle persone rinviate a giudizio tecnici, direttori ed esecutori di parte dei lavori finiti al centro dell'inchiesta (Lorenzo Iodice, Giuseppe Dello Margio, Filippo Di Ruocco) e un altro dipendente comunale, Ignazio Balzano.


Pur non coinvolta nell'inchiesta, entrata nel vivo quando Mele era ancora all'opposizione e relativa a fatti antecedenti le elezioni del 2018, quella piovuta sulla testa del consigliere comunale è un'altra tegola giudiziaria per l'amministrazione Palomba, già più volte interessata da vicende giudiziarie, in particolare legate al cosiddetto voto di scambio, che ha portato tra l'altro all'arresto e alle dimissioni di due rappresentanti della maggioranza a palazzo Baronale.
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Il Mattino