Veleni nelle acque della Costiera sorrentina: il sindaco vieta la pesca di ricci e cozze

Veleni nelle acque della Costiera sorrentina: il sindaco vieta la pesca di ricci e cozze
SORRENTO. Stop alla pesca da autoconsumo di cozze, patelle, ricci e crostacei in prossimità della costa e sugli scogli di Marina Grande. A stabilirlo è...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
99,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA FLASH
ANNUALE
49,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
4,99€
1€ AL MESE
Per 3 mesi
SCEGLI ORA
 
ANNUALE
49,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
99,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 3 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
SORRENTO. Stop alla pesca da autoconsumo di cozze, patelle, ricci e crostacei in prossimità della costa e sugli scogli di Marina Grande. A stabilirlo è un'ordinanza firmata dal sindaco Giuseppe Cuomo e motivata dal «possibile accumulo di una tossina algale che può rivelarsi estremamente pericolosa per la salute pubblica».


Alla base del provvedimento del primo cittadino ci sono le analisi effettuate nelle scorse settimane dall'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente (Arpac) su un campione di ricci di mare. L'obiettivo? Verificare la presenza di tossine prodotte dalla ostreopsis ovata, la microalga che infesta gran parte delle coste campane e che spesso è responsabile di intossicazioni. I test hanno rivelato un boom di ovatossine che ha spinto gli esperti a caldeggiare l'emanazione di un divieto di pesca sotto costa sui siti rocciosi del litorale di Marina Grande posti a meno di cento metri dalla costa. Lo stop riguarda la pesca di ricci di mare, crostacei (a cominciare dai granchi), patelle, cozze e altri molluschi.

«Il rischio non è legato al consumo di queste specie ittiche attraverso gli ordinari canali di vendita - precisano dal Comune - che sono sottoposti ai rigidi controlli sanitari da parte dell'Asl». La proibizione, dunque, riguarda soltanto la pesca amatoriale finalizzata al personale consumo delle specie indicate nell'ordinanza: uno stop precauzionale, destinato a rimanere in vigore fino a nuova comunicazione. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino