Guardia di Finanza di Napoli, Nucleo Operativo Metropolitano, e Agenzia delle Dogane di Napoli, su delega della Sezione Criminalità Economica della Procura della Repubblica...
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Al contrabbando conseguiva anche l’evasione IVA per gli scambi commerciali effettuati a valle dell’importazione del gasolio di contrabbando mediante fatture per operazioni inesistenti che in soli tre mesi è di circa 50 milioni di Euro. Il contrabbando del gasolio che veniva importato in Italia dall’Estero in evasione di accisa era realizzato con un articolato sistema fraudolento. I Finanzieri hanno appurato che la società Opera International Limited Business Ltd (società esterovestita con sede all’estero, ma amministrata in Italia e totalmente ivi operante) importava dall’estero gasolio acquistato da società estere (Gardag Marine Ltd E Mar Tankship Ltd) con diverse navi provenienti dalla Spagna che scaricavano il prodotto - in sospensione di imposta - presso il deposito fiscale della società Garolla Srl sito nel porto di Napoli; poi, senza pagare l’accisa, il carburante veniva ceduto ad altre aziende che lo immettevano in consumo senza pagare l’accisa e mediante fatture false. Infatti, il prodotto petrolifero veniva ceduto a società cartiere compiacenti (tra cui Mb Trading Srl, Tr Petrol Srl, General Petrol Srls, Scevola Emanuela, Pommella Giuseppe, Wholsale Fuel Srl E Ried Di Vitale Antonio) che a loro volta presentavano false dichiarazioni di intento per simulare che il gasolio fosse stato importato legalmente e poi distribuivano il prodotto petrolifero – sempre solo mediante l’emissione di documentazione fiscale e di trasporto di comodo – ad altre società, i c.d. depositi commerciali (tra cui Califano Service Srl, Aip Srl, Vito Service Srl, Pandora Petroli Srl, Pagi Carburanti Srl, Agrigas Srl E Icm Srl Presso Società Tommaso Rossetta Di Mario Rossetta E Fratelli Sas); il gasolio infine veniva commercializzato al dettaglio senza che per il prodotto fosse stata assolta l’accisa e rivenduto quindi ad un prezzo inferiore a quello della ordinaria commercializzazione mediante distributori di carburante su strada tra cui alle stazioni di servizio gestite da Bene Domenico e altre società tra cui la società Spedireus Srl.
Il prodotto petrolifero, in realtà, non veniva sottoposto alle operazioni commerciali che risultavano dai documenti fiscali e di trasporto, perché, una volta scaricato presso il deposito fiscale della società Garolla Srl allocato presso il porto di Napoli, veniva caricato su autobotti e trasportato ai depositi commerciali senza che fosse assolta l’accisa e di qui poi direttamente commercializzato ai distributori di carburante su strada e anche attraverso la società Spedireus Srl e ciò comportava la sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa di prodotti petroliferi pari quantomeno a litri 27.548.305,00 - pari a kg. 23.002.835,00 - di gasolio per Euro 17.008.940,00 di accisa evasa nel solo periodo dal 27.02.2019 al 07.05.2019.
Al contrabbando conseguiva anche l’evasione IVA per gli scambi commerciali effettuati a valle dell’importazione del gasolio di contrabbando mediante fatture per operazioni inesistenti che per il solo periodo dal 27.02.2019 al 07.05.2019 è di circa 50 milioni di Euro (Euro 48.855.796,00). Durante le perquisizioni di oggi sono stati sequestrati altri 6 milioni di litri di gasolio di contrabbando al Porto di Napoli, appena scaricati da una nave attraccata alla postazione della società Garolla Srl oltre a più di venti autocisterne presso altri depositi commerciali, un capannone contenente contenitori pieni di carburante di contrabbando e migliaia di euro in contanti. Le operazioni sono tuttora in corso. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino