«Esprimiamo la nostra totale vicinanza alla battaglia delle famiglie dei piccoli trapiantati, una battaglia che da mesi stiamo portando dentro le istituzioni nella totale...
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«È’ dovuta arrivare un’ispezione del Ministero, sollecitata da denunce delle associazioni - spiega – per evidenziare la mancanza di sicurezza per la salute dei bambini, in termini organizzativi e di carenza di mezzi e personale, e portare a sospendere le attività del centro trapianti. Eppure è dal 2014 che il centro regionale trapianti non erogava più servizi adeguati, con il decesso di tutti i bambini trapiantati meno uno. Com'è possibile che nessuno sia intervenuto prima? – fa notare la capogruppo – Un fatto gravissimo che ha spinto molte famiglie a rivolgersi a centri fuori regione».
Ciarambino sottolinea che «le audizioni hanno fatto emergere numerose problematiche e una grave approssimazione nel gestire una vicenda così critica, col progressivo smantellamento dei reparti preposti all'assistenza dei piccoli e l'allontanamento dei medici che avevano sviluppato preziose competenze sui trapianti. Nelle audizioni resoconti è emersa una grave incompatibilità caratteriale tra alcuni medici e primari, che addirittura viene indicata nel verbale ispettivo del Ministero come la principale causa della sospensione delle attività trapiantologiche. Invece di sostituire i primari non collaborativi, si è sospeso un servizio di assistenza così vitale - denuncia la capogruppo - un quadro assurdo che ci ha spinto a convocare un tavolo tecnico congiunto con la V Commissione dove far sedere Regione, Giunta, Vertici sanitari e Associazioni. Occorre venirne a capo e subito, è in ballo la vita dei piccoli pazienti e l’erogazione di servizi unici ed essenziali. Non faremo sconti a nessuno. Il lavoro e i resoconti della Commissione Trasparenza sono agli atti ed a disposizione di tutti, anche della magistratura».
Il Mattino