Intesa sul trapianto di organi, a Napoli incontro a Castel Capuano

Incontro a Castel Capuano per discutere e approfondire il protocollo d'intesa per l'espianto degli organi
Dall'intesa raggiunta lo scorso 15 maggio - tra la Regione Campania, la Procura generale e l'Avvocatura generale di Napoli - si è dato il via ad un percorso...

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Dall'intesa raggiunta lo scorso 15 maggio - tra la Regione Campania, la Procura generale e l'Avvocatura generale di Napoli - si è dato il via ad un percorso virtuoso e di sinergia tra autorità giudiziaria e sanitaria al fine di sburocratizzare, e quindi velocizzare il più possibile, l'iter per l'espianto degli organi e tessuti da parte di donatori coinvolti in reati o deceduti in carcere. Una manovra necessaria per andare incontro alle esigenze delle persone che sono in attesa di ricevere donazioni e far sì, al contempo, che la burocrazia non sia più un ostacolo per salvare delle vite. Così durante la mattinata di lunedì scorso, presso il Salone dei Busti di Castel Capuano - a pochi mesi dalla firma del documento da parte del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, il procuratore generale di Napoli, Luigi Riello, l'avvocato generale di Napoli, Antonio Gialanella, e dai procuratori del distretto - è stato organizzato un incontro per discutere ed approfondire tale protocollo d'intesa.

In base a quanto previsto dal protocollo, i cadaveri sottoposti alle indagini preliminari verranno dissequestrati dai pubblici ministeri nel minor tempo possibile per spianare la strada alla donazione degli organi. Questo protocollo è stato già applicato dalla Procura di Avellino in occasione del suicidio di un minorenne (grazie alla donazione dei suoi organi si sono riuscite a salvare sette vite). I vertici dell’organizzazione che hanno proposto il protocollo sono il presidente Antonio Gialanella, avvocato generale presso la Corte d’Appello di Napoli - che ha concluso l’incontro con una magistrale spiegazione dei singoli passaggi anche tecnici dell’accordo - Mariarosaria Focaccio, dirigente regionale e coordinatrice del gruppo di associazioni Ancora Insieme che promuovono la donazione degli organi, tessuti e cellule. (Tra le associazioni coinvolte rientra anche Gli unicorni di Diana dell'avvocato Michele Bisceglia e la moglie Rossella Prezioso. Entrambi presenti all'incontro).

Il dibattito si è tenuto in presenza del procuratore generale di Napoli, Luigi Riello, il procuratore generale di Salerno, Leonida Primicerio, il direttore generale per la tutela della salute e il coordinamento del sistema sanitario regionale, Antonio Postiglione, e Antonio Corcione, direttore del centro trapianti Campania.

 

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Il Mattino