Campania, l'idea di De Luca: «Maturi i tempi per azienda unica di trasporto regionale»

Campania, l'idea di De Luca: «Maturi i tempi per azienda unica di trasporto regionale»
«Credo che sia maturo il tempo per fare almeno uno studio per un piano industriale unitario, tradotto in termini semplici su un'azienda unica regionale di...

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«Credo che sia maturo il tempo per fare almeno uno studio per un piano industriale unitario, tradotto in termini semplici su un'azienda unica regionale di trasporto». Lo ha detto il presidente della Giunta regionale della Campania, Vincenzo De Luca, parlando coni giornalisti a margine della cerimonia di firma dell'accordo con la Bei che concederà un prestito di 68 milioni di euro all'Eav - l'holding regionale dei trasporti - per l'acquisto di nuovi treni da destinare alla Circumvesuviana.


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«Dobbiamo adottare un modello come quello di Milano - ha aggiunto - Senza demagogia, senza vendere illusioni perché non possiamo affossare le aziende risanate. Serve un piano industriale, avere tranquillità finanziaria e se il piano regge, se abbiamo le risorse credo che possiamo avviarci anche in quella direzione». De Luca ritiene che «nella regione Campania ci sia una grande anomalia. La nostra competenza è su Eav e sui servizi con Trenitalia: questo comparto funziona. Eav ha bilanci in attivo, fa assunzioni, acquista pullman e treni. Poi abbiamo delle criticità che riguardano Anm e Ctp. Ora evidente che non possiamo reggere in questa situazione». De Luca ha ricordato che Eav «ha già dato una mano ad Anm che aveva dei crediti nei confronti dell'azienda; noi abbiamo rinunciato a 11 milioni di crediti per non appesantire la situazione dell'Anm».

Il finanziamento della Bei ha la garanzia del Fondo europeo per gli investimenti strategici (Feis), uno dei pilastri del Piano di investimenti per l'Europa, conosciuto anche come Juncker Plan. «Nell'area metropolitana di Napoli le linee della Circumvesuviana hanno una valenza strategica per pendolari e turisti: sono quindi orgoglioso che la Bei sostenga questo progetto, per le ricadute sociali e perché il passaggio a nuovi treni elettrici avrà un impatto notevole sulla riduzione dell'inquinamento, contribuendo agli ambiziosi ma raggiungibili obbiettivi che Unione europea e Bei si sono date», ha detto Dario Scannapieco, vicepresidente della Bei. «Continua l'operazione di rilancio dell'Eav. Siamo orgogliosi che la nostra azienda, dopo una storica operazione di risanamento finanziario, sia anche la prima società di trasporto pubblico del Mezzogiorno che perfeziona un'intesa con la Bei nell'ambito del Piano Junker. Ciò consentirà di proseguire di slancio nell'acquisto di ulteriori mezzi, già avviato con i fondi regionali, con l'obiettivo di garantire sempre più un servizio migliore e moderno ai nostri concittadini», ha spiegato De Luca. Sotto il profilo occupazionale, durante la fase di costruzione saranno generati 1.347 posti di lavoro, mentre 46 saranno i nuovi posti permanenti in fase di gestione. L'Ente Autonomo Volturno ha infatti sottoscritto un Accordo Quadro per la fornitura di 40 treni con Hitachi Rail. 


Ad oggi l'Eav ha in corso gare per materiale rotabile per 510 mln e investimenti per 2,4 miliardi. La chiusura del piano triennale di risanamento è stato sancito dalla legge di bilancio recentemente approvata dal Parlamento. «Noi lavoriamo sempre per migliorare il servizio - ha spiegato il presidente dell'Eav, Umberto De Gregorio - in questi anni abbiamo lavorato per raggiungere tutti questi obiettivi». «E non dimentichiamo da dove siamo partiti e cosa abbiamo trovato», ha aggiunto ricordando le numerose transazioni concluse con i creditori dell'azienda che oggi paga i fornitori entro 60 giorni. «Il valore del contenzioso quattro anni fa era di un miliardo e mezzo, oggi à ridotto a 40 milioni», ha aggiunto De Gregorio stigmatizzando che la firma del contratto con la Bei «segna un altri primato, quello che la Bei finanzia un'azienda pubblica di trasporto pubblico nel Mezzogiorno».
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Il Mattino