Riduzione del capitale sociale per assorbire i debiti, ricapitalizzazione con il trasferimento dei depositi nel patrimonio aziendale, riduzione delle spese del personale e aumento...
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Sono solo alcune delle ipotesi al vaglio del Comune di Napoli e dell'Anm per risanare i conti disastrati della società del trasporto pubblico cittadino. La ricetta salva-Anm sarà inserita nel nuovo piano industriale aziendale che l'assemblea dei soci, socio unico il Comune di Napoli, dovrà approvare molto probabilmente il 28 e il 29 dicembre prossimo, assieme al rendiconto 2015 e al previsionale 2016.
Obiettivo: il pareggio di bilancio da raggiungere nel 2019. Una partita giocata su più tavoli, visto che molto dipenderà dall'esito del confronto nelle prossime ore con la Regione Campania sulla questione delle risorse e dei corrispettivi. Al momento i trasferimenti da Palazzo Santa Lucia per l'Anm ammontano a 58 milioni di euro (ai quali si aggiungono altri 15 milioni per la provincia). Per il 2017 la Regione ha già assicurato che ci saranno 4 milioni in più. Ma non bastano. Palazzo San Giacomo ha chiesto più risorse. Attualmente i chilometri riconosciuti sono 2,4 milioni contro i 6 rivendicati dal Comune per i servizi minimi. Una differenza che vale 20 milioni di euro. È chiaro che se le risorse dovessero aumentare anche il piano industriale cambierà di conseguenza e così le leve per incrementare i ricavi.
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Dall'archivio: bus Anm nel degrado
Il Mattino