Avanti con lo spoil system. Vincenzo De Luca l’aveva anticipato in campagna elettorale: «Se vinco cambierò tutto». Il governatore è partito da due settori strategici,...
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La nomina dei nuovi vertici della Soresa è ritenuta illegittima dal centrodestra. Porcelli e Abbate, è la contestazione, non avrebbero i requisiti previsti dalla legge regionale in materia di nomine. L’articolo 4, fa sapere l’opposizione, stabilisce tra l’altro che non possono essere designati a incarichi di competenza della Regione «i candidati non eletti alle elezioni regionali per gli otto mesi successivi all’elezione stessa». La norma fu introdotta nel 2005 dall’allora maggioranza di centrodestra per evitare il ripescaggio dei trombati. Ebbene, osserva il centrodestra, alle elezioni di maggio Porcelli è stato candidato con Campania libera, la Abbate con il Pd. «De Luca predica male e razzola peggio. Le prime nomine recuperano i trombati», hanno detto Armando Cesaro (Fi), Carmine Mocerino (Cp), Alberico Gambino (Fdi) e Pasquale Sommese. «I non eletti non possono trasformarsi automaticamente in manager, come non diventano manager i sostenitori dei diversi comitati elettorali», ha aggiunto il deputato di Forza Italia Paolo Russo. Intanto, Franco D’Ercole, da tre anni amministratore delegato di Soresa e il cui mandato era scaduto nei miei scorsi (il cda era in prorogatio) ieri ha avuto un primo incontro con il suo successore. D’Ercole ha rivendicato «gli importanti risultati ottenuti sia in termini di risparmio che nei pagamenti.
Siamo arrivati a novanta giorni e le difficoltà degli ultimi tempi sono dovute al cambio di sistema informatico. Ma una volta a regime si andrà sotto i novanta giorni». Se il mandato di D’Ercole alla Soresa era scaduto, all’Eav l’amministratore unico Nello Polese si era dimesso dopo l’insediamento di De Luca. Alla guida della holding dei trasporti c’è ora Umberto De Gregorio, nominato ieri dall’assemblea. «Ringrazio sentitamente il presidente De Luca della fiducia che mi concede. Si tratta di una grande responsabilità. Il sistema dei trasporti in Campania è da ricostruire. Occorrono qualificate risorse umane e ingenti risorse finanziarie in un progetto chiaro che coinvolga i lavoratori e i cittadini. Per operare bene occorre ascoltare e capire. Inizieremo quindi dai lavoratori dell’Eav, dagli operai sino ai dirigenti. Dobbiamo ricostruire un clima di fiducia e di squadra, dove chi lavora e merita sia premiato. Percorsi diversi saranno individuati con fermezza per chi sfugge alle proprie responsabilità o rema contro», sono state le prime parole di De Gregorio. Il nuovo presidente del cda ha parlato dell’Eav come «un’azienda complessa» e ha fornito alcune cifre: al 31 dicembre 2014 la holding presenta in bilancio un valore della produzione di 288 milioni di euro, debiti per 508 milioni, altre passività stimate in 267 milioni, un patrimonio netto inferiore a 10 milioni di euro, crediti per 592 milioni di euro. Oltre 2900 sono i giudizi in corso. «Niente fumo. Non esiste - ha aggiunto - la possibilità di fare miracoli ma esiste la possibilità di programmare un progetto pluriennale e serio di risanamento, sostenuto con determinazione dal socio Regione».
Di sanità e trasporti si è parlato ieri anche nella riunione che il presidente De Luca ha avuto con i trenta consiglieri di maggioranza. Un incontro voluto dal governatore per tracciare un metodo di lavoro dopo il flop della seduta del consiglio di venerdì scorso. L’intenzione di De Luca è di avere un confronto con la maggioranza prima do ogni riunione del Consiglio per arrivare in aula compatti. Leggi l'articolo completo su
Il Mattino